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PRC: " Un comunicato che sarà sicuramente ricordato".

Eccoli qua, finalmente. Dopo mesi di silenzio e bandiere nuove di zecca, il neonato circolo di Fratelli d’Italia di Gesualdo ha rotto gli indugi. Un comunicato che – ci teniamo a dirlo – sarà sicuramente ricordato…

non tanto per la lucidità politica, ma per la capacità di distorcere la realtà con la stessa grazia con cui un elefante danza il tip tap.

Si parte con la solidarietà alle forze dell’ordine: doverosa, giusta, condivisibile.

Fin qui, tutto bene.

 Ma poi – come sempre succede quando la destra deve parlare più di sé che degli altri – ecco il capolavoro: la colpa del clima di “repulsione verso le regole” sarebbe della sinistra.

Geniale. Davvero.

Manca solo che ci accusiate del maltempo e abbiamo fatto tombola.

La verità è che viviamo in un Paese spinto verso il baratro da un governo che si dice patriottico mentre si inginocchia ai capitali stranieri, si definisce sovranista mentre obbedisce a Bruxelles, e si proclama difensore dei valori mentre smantella ogni diritto sociale oltre che genuflettersi al Trump di turno. Ma la colpa – ovviamente – è della sinistra.

La sinistra, secondo loro, “fomenta l’odio verso le regole”.

Certo.

 Perché chi denuncia la povertà crescente, la precarietà cronica, le famiglie che non arrivano a fine mese, chi si ostina a parlare di scuola, sanità e lavoro… ecco, quella sinistra lì sarebbe il problema.

Non chi, nel frattempo, taglia i servizi, aumenta la repressione e si fa i selfie mentre la gente affoga nella disperazione.

Ditemi voi chi fomenta cosa.

L’incidente di Castel d’Azzaro è una tragedia, punto.

E andrebbe trattata con rispetto e serietà, non usata come manganello politico per dare la colpa a chi dissente.

 Perché sì, cari amici del tricolore a uso e consumo, dissentire non è reato. Denunciare le storture del sistema non è “attaccare lo Stato”. È esattamente il contrario: è provare a rimetterlo in piedi.

E mentre a Roma si fa la guerra ai poveri, qui a Gesualdo si fa finta che sia tutta colpa di “un clima avvelenato dalla sinistra”. Ma per favore. La gente non scoppia perché glielo dice un’ideologia: scoppia perché non ha più nulla da perdere.

E se non lo capite, vuol dire che di questo Paese avete solo la versione in cartolina.

Gesualdo merita di più? Sì, lo diciamo anche noi.

 Magari merita una destra che non viva di slogan ma di realtà. Una destra che si confronti sui temi veri, senza piagnistei e senza usare i morti per fare propaganda. Ma forse stiamo chiedendo troppo, tanto si sa la destra non ha anima. 

Nel frattempo, noi continueremo a stare dove dobbiamo stare: dalla parte degli ultimi, dei dimenticati, dei giovani costretti a partire e dei vecchi lasciati soli. E se vi dà fastidio, fatevene una ragione.

È il nostro lavoro.

E anche la nostra coscienza.

 Carmine Cogliano

 Responsabile cittadino

 Rifondazione Comunista

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