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"Solofra Servizi spa: Liquidazione, Concordato e tanti disservizi...

...ma nessun indennizzo automatico agli utenti".

Da diversi anni, ormai, a tutela dei diritti degli utenti esistono specifiche norme che impongono ai gestori di servizi pubbici (energia elettrica, gas, acqua) specifiche regole di qualità e di lealtà contrattuale.

Tutti i gestori sono sottoposti al controllo dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), organismo indipendente cui spetta il compito di definire i livelli minimi di qualità dei servizi e gli aspetti tecnici e contrattuali a tutela dei consumatori. È prevista anche l'applicazione di penali da parte dell'Autorità.

Se il gestore non rispetta uno standard specifico, l'utente ha diritto di ricevere un indennizzo automatico.

Anche “la nostra” Solofra Servizi spa non sfugge a tali regole. In questi anni ci sono state regolari e sistematiche carenze idriche, che hanno dato luogo al mancato rispetto degli standard specifici di qualità, dichiarate, confermate e ammesse dallo stesso gestore, attraverso manifesti pubblici (cali di pressione; mancanza idrica nelle zone alte del territorio comunale e nei piani alti dei fabbricati), imputate alla c.d. “magra stagionale”, in specifiche aree del territorio (via Panoramica Turci; via Caduti 21 settembre; via Caprai; via Caposolofra; via Croce; via Felice De Stefano; via Sorbo Sottano; via Sorbo Soprano; via Cappuccini; via Vigne; via Fontanelle; via Casate; via Pastena; via Cortine del Cerro).

La Carta del S.I.I. della Solofra Servizi spa, al punto 2.11, prevede espressamente che in caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità il soggetto gestore debba attivare l’erogazione degli indennizzi automatici agli utenti interessati, fissati dall'Autorità o di quelli (migliorativi) approvati dallo stesso gestore, senza che sia necessaria una specifica richiesta degli utenti.

L’Enel, ad esempio, eroga sistematicamente indennizzi automatici agli utenti a seguito di interruzioni del servizio elettrico per mancato rispetto degli standard specifici di qualità.

Dal 1° gennaio 2017, tale obbligo di indennizzo grava anche sulla Solofra Servizi spa, quale gestore del S.I.I.: in caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità la società deve corrisponde all’utente finale un indennizzo automatico in occasione della prima bolletta utile e comunque entro 180 giorni solari dalla formazione dell’obbligo di erogare la prestazione oggetto degli standard specifici di qualità (punto 2.11. Standard specifici di qualità tecnica - pag. 68 - e Titolo X dell’All. A delibera 655/2015/R/idr RQSII).

Per ogni violazione, l'indennizzo base è di euro 30 se la prestazione viene eseguita oltre lo standard, ma entro un tempo doppio; di euro 60 se la prestazione viene eseguita oltre un tempo doppio ma entro un tempo triplo dello standard; è, infine, di euro 90 se la prestazione viene eseguita oltre un tempo triplo dello standard.

A parte ciò, pare che a Solofra l’erogazione dell’acqua si muova in base all’esasperazione degli utenti e dell’intensità delle proteste sui social: tant’è che alcuni utenti sono convinti che ci sia un apposito algoritmo che disciplina l’erogazione idrica in base all’esasperazione psichica degli utenti; per altri (soprattutto mamme), invece, molto più prosaicamente, il fenomeno è disciplinato dalla presenza della mendace “mano” di un non bene identificato, occulto servitore; una sorta di “boia dell’acqua” emulo del famoso Mastro Titta, boia pontificio che esercitò per ben 68 anni…

La soluzione della carenza idrica solofrana non può non passare attraverso la partecipazione ai bandi pubblici per ottenere il finaziamento di progetti strutturali di risanamento delle reti e dei pozzi, ma il Comune di Solofra e la Solofra Servizi spa, dormono: non partecipano ai bandi pubblici e non presentano progetti esecutivi, però, l’imponente Armata Brancaleone (Sindaco, Ass. all’Industria, Ass. ai LL.PP. e un’allegra compagnia di creduloni) continua ad andare a Napoli a chiedere soldi sic et simpliciter.

In Regione ormai li conoscono tutti. Politici e funzionari li ricevono solo per pietà e ogni volta gli spiegano che per avere finanziamenti devono partecipare ai bandi e presentare progetti esecutivi cantierabili.

Dopo di che, li rimandano a casa a mani vuote. Intanto, a Solofra, l’acqua potabile continua a mancare.

Quella poca acqua che c’è viene divisa tra imprese e cittadini, quando, la legge impone che: «gli usi diversi dal consumo umano sono consentiti nei limiti nei quali le risorse idriche siano sufficienti e a condizione che non ne pregiudichino la qualità» (art. 144 comma 4 D.Lgs. 152/06).

Tecnici indipendenti affermano che il calo di pressione deriva dal fatto che, per natura, le concerie “hanno i rubinetti sempre aperti”, ed essendo posizionate nella zona a valle più depressa, svuotano velocemente le vasche di accumulo dell'acquedotto, facendo calare il livello della pressione in rete.

Il risultato di tutto ciò, è che nelle zone alte del paese l'acqua non riesce ad arrivare: siamo di fronte ad una non confessabile scelta strategica e programmatica, dove tutti tacciono?

Pare di si. La Solofra Servizi però potrebbe “smentire” tutto ciò, rendendo pubblici i dati del consumo mensile dell’acqua erogata per uso umano e di quella erogata per uso diverso, ma si guarda bene dal farlo!

DAL PUNTO DI VISTA TECNICOaldilà della tanto decantata ricerca di qualche perdita occulta, nulla è stato fatto e nulla si potrà fare, perché la società non è strutturata per intervenire sulla rete: ha solo un ingegnere (prossimo alla pensione) e un operaio idraulico, factotum, responsabile anche delle fognature e dei cimiteri.

In località Scorza, a monte della piscina comunale, ad esempio, c’è un vecchio serbatoio idrico dell’Asi con capacità di accumulo di circa 1000 mc, abbisognevole di consolidamento in fondazione, che, ristrutturato, potrebbe essere molto utile alla bisogna, ma nessuno se ne cura…

DAL PUNTO DI VISTA AMMINISTRATIVOla società è in liquidazione per eccesso di debito. Ultimamente è stata formalmete ammessa ad un concordato preventivo in continuità (costo: euro 92.554,69).

A fonte di debiti per euro 5.792.529,66 (rappresentati da creditori privilegiati per euro 1.134.258,67 e da chirografari per euro 4.658.270,99) la società prevede di incassare euro 1.521.491,00 per il pagamento dei creditori: € 450.000,00 li dovrebbe mettere il Comune di Solofra, € 839.179,54 si dovrebbero incassare dal recupero dei crediti verso l’utenza (domestica € 315.660,71; industriale € 134.608,32, enti pubblici € 9.965,22, altri creditori per € 378.948,29), € 7.900,00 dalla vendita di due automezzi, e la restante parte dall’azione di reposnsabilità verso il precedente management (?).

I pagamenti si dovrebero completare entro il 31.12.2027!

Trattasi di un concordato “adattato alla bisogna” (a Napoli dicono “appezzottato”), i cui incassi sono solo eventuali e condizionati; in cui molti dei debiti ivi indicati sono di molto inferori alle cifre indicate alla voce “altri debiti” del bilancio ufficiale 2024; in cui è prevista anche la riduzione della spesa per il personale (di recente, però, super gratificato!), dopo aver anche violato l’obbligo di assunzione – quale gestore del S.I.I. – dei due dipendenti del Codiso spa (ex art. 173 D.Lgs. 152/2006, art. 23 L.R. n° 15/2015 e art. 10 della convenzione Comune-Solofra Servizi spa per la gestione del S.I.I.).

A parte la triste vicenda concordataria finalizzata a resuscitare una società già morta a spese della comunità, la Solofra Servizi spa tende sistematicamente a scaricare sugli altri, sul fato o su eventi climatici le sue inefficienze e l’inconfessabile scelta di fornire – in periodo di crisi idrica – l’acqua potabile anche per uso diverso dal consumo umano, in violazione dell’art. 144 comma 4 del D.Lgs. 152/06.

Poi, però, publica Avvisi e Manifesti Pubblici in cui riconosce le mancanze verso i propri utenti, ma si guarda bene dall’attivare la obbligatoria corresponsione degli indennizzi automatici – previsti ex lege – per i casi (tantissimi!) di “mancato rispetto degli standard specifici di qualità”.

A fronte di tale dolosa e/o grave colposa omissione, chinque intenda essere ristorato dai disagi patiti nei tantissimi casi di di mancato rispetto degli standard specifici di qualità (cali di pressione; mancanza idrica nelle zone alte del territorio comunale e nei piani alti dei fabbricati), può inoltrare alla Solofra Servizi spa specifica richiesta di liquidazione dell’indennizzo (che avrebbe dovuto essere automatico, ma che non è stato per colpa del gestore), utilizzando l’allegato fac simile,da inoltrare anche all’ARERA.

 

 

Eliana Visone

   (FAC - SIMILE RICHIESTA INDENNIZZO)

Spett.le

SOLOFRA SERVIZI SPA

Piazza San Michele, 5 - 83029 Solofra (AV)

 

E-mail: info@solofraservizi.it

PEC: info@pec.solofraservizi.it

 

                                                                                         ARERA

Piazza Cavour 5 - 20121 - Milano

 

E-mail:   info@arera.it

Pec:  protocollo@pec.arera.it

Solofra lì____________

 

Oggetto: indennizzo automatico per mancato rispetto degli standard specifici di qualità.

Punto 2.11 Carta dei Servizi.

 

Il/la sottoscritto/a..........................................................................................................................

cod. fisc. ..................................... nato/a..............................................  il........................

residente a........................................ CAP............... via..................................

N°.....…… Tel.....................................................

legale rappr. della ditta ........................................................................................................................................

cod. fisc. o Part. IVA …………………………………………………………………………………….…….…………………………..…….……….

ESPONE QUANTO SEGUE.

 

Premesso che:

 

-  il sottoscritto è titolare di  FORNITURA IDRICA n° ___________ in via ____________________________

_______________________________, n° _____   - CODICE CLIENTE N° ____________;

-  che detta fornitura è sistematicamente interessata – nel periodo di magra stagionale ma anche anche pre e post magra – dal mancato rispetto da parte del gestore, Solofra Servizi spa, degli standard specifici di qualità di cui al punto 2.11 della Carta del Servizio Idrico integrato dello stesso gestore del servizio;

-  il gestore ha – più volte – pubblicamente comunicato a mezzo manifesti pubblici il mancato rispetto dei detti standard specifici di qualità (cali di pressione; mancanza idrica nelle zone alte del territorio comunale e nei piani alti dei fabbricati) nelle seguenti aree:

o   via Panoramica Turci

o   via Caduti 21 settembre

o   via Caprai

o   via Caposolofra

o   via Croce

o   via Felice De Stefano

o   via Sorbo Soprano

o   via Sorbo Sottano

o   via Cappuccini

o   via Vigne

o   via Fontanelle

o   via Casate

o   via Pastena

o   via Cortine del Cerro

Considerato che:

 

-  a seguito delle  dette comunicazioni, il gestore conferma il mancato rispetto degli standard specifici di qualità, ma non provvede ad attivare l’erogazione degli indennizzi automatici agli utenti interessati, fissati dall'Autorità o di quelli (migliorativi) approvati dallo stesso gestore;

-  dal 1° gennaio 2017, In caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità, il gestore deve corrisponde all’utente finale un indennizzo automatico in occasione della prima bolletta utile e comunque entro 180 giorni solari dalla formazione dell’obbligo di erogare la prestazione oggetto degli standard specifici di qualità (punto 2.11. Standard specifici di qualità tecnica – pag. 68 – e Titolo X dell’Allegato A alla delibera 655/2015/R/idr RQSII);

-  il mancato rispetto degli standard specifici di qualità non è dovuto a cause di forza maggiore, intese come atti dell'autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato dichiarato lo stato di calamità dall'autorità competente, scioperi indetti senza il preavviso previsto dalla legge, mancato ottenimento di atti autorizzativi, etc.

 

Per quanto sopra,

il/la sottoscritto/a come in atto generalizzato/a, stante la grave omissione consistente nella mancata erogazione degli indennizzi automatici previsti punto 2.11. Standard specifici di qualità tecnica  – e dal Titolo X dell’Allegato A alla delibera 655/2015/R/idr RQSII –, nel costituire  in mora, ex art. 1219 c.c.,  il soggetto gestore (Solofra Servizi spa),

CHIEDE

che, per ogi singola violazione degli standard specifici di qualità confemata pubbicamente dallo stesso gestore,   con manifesti e/o Avvisi pubblici, gli vengano corrisposti per gli anni 2023, 2024 e 2025, gli indennizzi automatici, almeno nelal misura di nella di euro 30.00 pe ogni anno, per un totale complessivo di euro 90, in una delle modalità alternative di seguito indicate:

 

A)     sgravio sulla prima bolletta utile successiva al presene atto;

B)     accredito su conto corrente bancario / postale_________________________________________

 

IBAN:  |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|

Si rammenta che:

A)     l'indennizzo base è di euro 30, se la (singola) prestazione viene eseguita oltre lo standard, ma entro un tempo doppio; all'utente spettano, invece, euro 60 se la prestazione viene eseguita oltre un tempo doppio ma entro un tempo triplo dello standard; è, infine, di euro 90 se la prestazione viene eseguita oltre un tempo triplo dello standard;

B)     il versamento dell’indennizzo non esclude la possibilità di farsi risarcire l'eventuale maggior danno subito, davanti al Giudice Ordinario.

 

CONTESTUALMENTE, INVITA

 

l’Arera a verificare, per quanto di competenza, il rispetto, da parte del gestore del servizio idrico (Solofra Servizi spa), degli Standard specifici di qualità tecnica  nei confronti dei propri utenti, ivi compresa la mancata erogazione degli indennizzi automatici e ad ottottare, eventuali, opportuni provvedimenti sanzionatori.

 

                                                                                                                                           CORDIALI SALUTI

                                                                                                                     

                                                                                                       ____________________________________

Allega:

-copia documento di identita

-copia n° 01 fattura del servizio idrico

 

 

 

 

 

 

 

 

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