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Metropolitana Regionale, nuova opportunità per il presente ed il futuro

Lunedì scorso si è tenuta a Salerno la corsa inaugurale della metropolitana cittadina sulla linea gestita dalla società RFI delle Ferrovie dello Stato. Anche in_Loco_motivi non può che associarsi ai complimenti a Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti che è riuscito a portare a termine questo importante pezzo della Metropolitana Regionale.

A molti quest’opera potrebbe sembrare lontana, racchiusa nel perimetro cittadino di Salerno e dedicata a coloro che hanno la fortuna di poter vivere in questa città. Invece quest’opera può significare molto di più se viene dato il giusto seguito anche nella restante parte della Campania sfruttando le possibilità offerte dalla sua connessione con tutte le altre reti ferroviarie. Un maggiore utilizzo di quest'opera può avvenire connettendo maggiormente il versante settentrionale di  Salerno e della valle dell'Irno.

Già da oggi sarebbe possibile estendere le relazioni Mercato San Severino - Salerno a Montoro utilizzando la linea esistente Avellino-Mercato S.S. in modo da poter servire un ulteriore bacino di migliaia di utenti che potrebbero avere la possibilità di raggiungere direttamente i diversi quartieri di Salerno grazie all’attivazione del tratto metropolitano, evitando inutili trasbordi e soprattutto con tempi di percorrenza certi ed indipendenti dal traffico cittadino. Sarebbe un primo passo per rilanciare il trasporto su ferro anche in provincia di Avellino ed aprirsi verso i nuovi orizzonti offerti da nodi cruciali come Salerno e Napoli.

Parlare di mobilità sostenibile significa questo; pensare a cosa significa raggiungere Salerno e Napoli, che ricordiamo essere anche importanti nodi ferroviari nazionali, in modo diretto evitando i fiumi di auto che intasano autostrade e raccordi: più sicurezza, meno vittime sulla strada, meno incidenti, minori tempi di percorrenza, più rispetto per l’ambiente, meno costi nel lungo periodo.

Per il futuro è indispensabile pensare alla bretella ferroviaria di pochi chilometri che può assicurare collegamenti diretti e veloci con l'Università di Salerno situata nel comune di Fisciano, che la Regione Campania dovrebbe proporre di inserire nella programmazione degli investimenti nazionali per le infrastrutture. E’ essenziale che si progetti e si programmi la realizzazione di questa opera in modo che ne possano usufruire Avellino ed il suo hinterland, le zone del serinese, solofrano e montorese, tutta la Valle dell'Irno, i comuni dell'area vesuviana situati sulla linea Caserta-Salerno.

Uno studio del professore Stefano De Luca del Laboratorio di Analisi di Sistemi di Trasporto e dell'ingegnere Armando Cartenì pubblicato sulla rivista specialistica "Ingegneria ferroviaria" mostra che con la costruzione del raccordo all’Università ci sarebbero benefici per almeno 8000 viaggiatori/giorno senza contare i benefici per l'ambiente, la sicurezza, la vivibilità del territorio e per un'urbanizzazione più a misura d'uomo evitando controproducenti addensamenti nelle città.

Quasi come se fosse uno scherzo del destino, nello stesso giorno dell’inaugurazione va in onda su Raitre, nel corso della trasmissione d’inchiesta PresaDiretta, lo scempio perpretato negli ultimi anni con il taglio di quasi il 90% dei collegamenti su ferro in partenza dalla stazione di Avellino, tra cui storici treni per Milano e Roma ed i collegamenti diretti con Napoli. Proprio in questi giorni il Comune di Avellino sta compiendo i suoi passi per realizzare il Piano Strategico e questa opera potrebbe rappresentarne un caposaldo visti i benefici che ne deriverebbero per tanti avellinesi. In più una visione futura bisogna pensare alla penetrazione della ferrovia nel perimetro cittadino di Avellino, nei pressi della città ospedaliera ed integrare con la metropolitana leggera cittadina in corso di completamento; insomma prendere spunto da ciò che di buono si è fatto ed appena inaugurato a Salerno.

In un disegno di questo tipo può rientrare anche un utilizzo della Avellino-Rocchetta, almeno fino a Lioni, già anni fa frequentata da studenti diretti presso le due Università di Benevento e di Salerno.

L’appello va quindi non solo all’amministrazione regionale ma anche al Sindaco di Avellino, alla Provincia di Avellino, ai sindaci dei comuni delle aree interessate affinché si adoperino per questo importante risultato da raggiungere ed ampiamente a portata di mano per lo sviluppo dei nostri territori.( ing. pappalardo )

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