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“Per l’autori di questi atti brutali deve esserci una pena concreta".

Arrestato un uomo 40enne che ha seguito due amiche minorenni nell'ascensore del condominio per poi introdursi nell'appartamento, dove le ha costrette a bere alcol e a subire atti sessuali, per poi fuggire con i loro telefonini. Successivamente è stato rintracciato in strada ed arrestato dai carabinieri della compagnia di sesto san Giovanni per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. Perquisito, è stato trovato in possesso dei telefoni cellulari e degli oggetti rubati, nonché del cacciavite utilizzato e diverse fascette da elettricista. Il 40enne è stato condotto in carcere su disposizione del PM della procura della Repubblica di Monza. La violenza sessuale, devasta la vittima che rimarrà segnata per tutta la vita. “Per l’autori di questi atti brutali – ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – deve esserci una pena che concretamente impedisca il ripetersi di questo tipo di reato e la “castrazione chimica” potrebbe essere una pena da introdurre nel nostro Codice penale, proprio per impedire che individui dall’istinto criminale molto sviluppato, possano continuare a porre in essere azioni odiose e violente. Negli Stati Uniti la castrazione chimica per coloro che sono condannati per reati sessuali è legale in almeno 8 Stati. Anche in Europa non è una novità: è in vigore in Francia, Estonia, Moldavia e Macedonia del Nord. E ancora, nel Regno Unito dal 2007 quando l'allora ministro dell'Interno laburista John Reid fece approvare una legge che la consentiva su base volontaria, mentre dal 2009 è prevista in Polonia per i pedofili”. 


L’ADDETTO STAMPA
Antonio Curci

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