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Rocco Palombella oggi a Pomigliano d'Arco

 “Chiederemo al Ministro delle Imprese e del Made in Italy di mettere al centro le potenzialità industriali del nostro Paese, dall’automotive all’aeronautica fino alla siderurgia. Settori che, se rilanciati, saranno in grado di trainare la nostra economia. Se non si parte dalle realtà che già abbiamo, se non salvaguardiamo i posti di lavoro che già abbiamo, sarà complicato crearne altre”. A dirlo il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, oggi a Pomigliano d’Arco (Napoli) per un incontro con i nuovi delegati Stellantis eletti nell’ultima tornata elettorale nello stabilimento partenopeo.

  “Occorre rimettere al centro della nostra iniziativa le riorganizzazioni e il rilancio del sistema industriale – ha sottolineato Palombella - Non ci può essere ripresa economica, non si possono difendere le retribuzioni e il potere di acquisto, non si può rilanciare l’occupazione, se non salvaguardiamo il tessuto industriale”.

  “Un’inflazione a due cifre non la vedevamo da oltre venti anni e questo – ha aggiunto - non fa altro che far calare il potere di acquisto dei lavoratori. Il caro energia non fa altro che creare una situazione di disagio e a maggior ragione nei lavoratori del Sud dove questo disagio aumenta sempre di più”.

  “Dobbiamo incalzare il governo affinché ci sia un’azione reale, concreta, a favore delle famiglie e soprattutto un rilancio dei posti di lavoro – ha continuato - Si devono fare investimenti e occorre salvaguardare e ridistribuire quelli che ci sono. Per fare questo abbiamo lanciato l’idea della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario che ci mette nelle condizioni di far lavorare più persone e di guardare maggiormente alla socialità, al Welfare”.

  Il leader della Uilm si è poi complimentato che i delegati di fabbrica che hanno ottenuto in Stellantis “un risultato eccezionale”, risultando il sindacato più rappresentativo. “Il fatto che i lavoratori abbiano votato la nostra organizzazione, con questi numeri, è la riprova che l’organizzazione è solida, ma soprattutto che le nostre strutture hanno continuato a tenere un rapporto molto forte con i lavoratori. Questo risultato ha un grande valore, ma ci dà anche la grande responsabilità di essere sempre presenti e di seguire le fasi successive che ci troveremo di fronte. Abbiamo difeso lo stabilimento di Pomigliano con le unghie e con i denti, abbiamo fatto scelto che potevano anche risultare impopolari, ma ci siano assunti la responsabilità di salvare lavoro e tutele. Adesso la fase è cambiata: siamo di fronte a una nuova società, Stellantis che è il quarto colosso mondiale, e una realtà nuova che ancora non abbiamo avuto la possibilità di sperimentare realmente. Continueremo a seguire tutte le fasi della riorganizzazione che, inevitabilmente, ci saranno. A questo si aggiunge la grande scommessa della transizione ecologica ambientale. Ancora non è chiaro se il 2035 sarà veramente la data entro la quale il motore endotermico sarà abbandonato o no. E’ chiaro che dire No significa aprire altri scenari”.

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