Solofra. I° ottobre2018: I° giorno dell’annessione del Landolfi al Moscati.
Come il primo giorno degli anni scolastici di una volta, oggi, 1° ottobre 2018, si è festeggiato presso l’aula magna dell’ospedale Landolfi di Solofra, il 1° giorno di vita ufficiale dell’annessione al “Moscati” di Avellino dell’ospedale “Landolfi” di Solofra. Come ogni buon I° giorno di scuola che si rispetti, ci si è guardati intorno per vedere chi c’era e chi non c’era. C’erano tanti medici, tanti giornalisti, vari funzionari e pazienti.
C’era il Dott. Angelo Percopo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera S.G. Moscati di Avellino, che ha parlato di scommessa da vincere: “ho scommesso per vincere”. Forse, per l’emozione, si è un po' confuso, perché, in genere, sono le partite che si giocano per vincere: nella sala giochi, chi scommette perde quasi sistematicamente! …Dopo un excursus sulle tante problematiche connesse all’accorpamento, il D.G. del Moscati, ha precisato che a Solofra “rimarrà l’attuale assetto del Landolfi”, che la procedura non è ancora conclusa e richiederà tempo e pazienza. Poi ha ringraziato un po' tutti, compresa la collaborativa ASL (non invitata), ed ha precisato che la stessa ASL continuerà a pagare lo stipendio al personale del Landolfi.
C’era il Dott. Francesco Sellitto, presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, membro della commissione per l’accorpamento degli ospedali Landolfi-Moscati, che ha sottolineato l’enorme lavora fatto per vincere la sfida anche con altre realtà ospedaliere.
C’era la Dott.ssa Maria Concetta Conte, direttore sanitario dello stesso Moscati, che ha sottolineato la necessità di interagire per far funzionare al meglio le cose: “niente è monolitico, tutto è in itinere”, dobbiamo vincere la sfida ed ottenere il massimo, auspicando una buona dose di coraggio per tutti noi!
C’era un molto soddisfatto Michele Vignola, sindaco di Solofra, che dopo chilometrici saluti e ringraziamenti, ha sottolineato che siamo ad un passaggio storico, ed ha precisato che l’ospedale Landolfi era destinato a morire (senza dire per colpa di chi!), e che oggi - grazie alla resistenza (di chi?) - l’ospedale è sano e salvo.
Ha parlato, poi, di scommessa da vincere sulla qualità dei servizi e di una sana competizione con Benevento. Ha proposto una conferenza dei servizi sui lavori per 4.5 milioni di euro che interesseranno il Landolfi (parcheggio, reparti, impianti, etc) e una fermata ferroviaria per lo stesso ospedale nel quadro dell’elettrificazione della tratta ferroviaria SA-AV-BN. Il sindaco dimentica che la sanità e le questioni ospedaliere sono solo una questione di soldi e di scelte: certo son meglio due feriti che un morto, ma (in campo sanitario) le ferite sono profonde e difficili da rimarginare, soprattutto se, come riportato da “IL MATTINO del 10.09.2018 (https://www.ilmattino.it/napoli/politica/sanita_la_regione_investe_un_vaccino_contro_cancro_de_luca_novembre_fine_commisariamento-3964292.html), la Regione Campania dovesse investire 157 milioni di euro per un vaccino contro le patologie oncologiche made in Campania!
Per l’amministrazione comunale erano presenti Alba Maffei, assessore alla sanità, Marilù Guacci, assessore all’ambiente ed Eliana Visone, assessore alla pubblica istruzione. Era presente anche il consigliere di opposizione Nicola Moretti, che dopo la manifestazione, ha espresso una preoccupazione, una certezza ed una speranza: preoccupazione che il Landolfi potesse restare un ospedale di periferia: certezza che il nostro ospedale è “socio” di un nuovo organismo di grande prospettiva, e speranza di avere, in futuro, un ospedale DEA di II° livello, …”a livello” anche dei famosi ospedali nazionali.
QUANTO ALL’ANNESSIONE, la cronaca di questi giorni fa rilevare che, a parte l’aumento posti letto che da 562 diventano 628, restano dubbi sul trasferimento dei pazienti di geriatria e oculistica dal Moscati al Landolfi, che non è dotato di unità operative importanti (rianimazione, neurologia, emodinamica), e che in caso di complicanze devono essere nuovamente dirottati alla Città ospedaliera. Il sindacato evidenzia anche lo spreco della creazione doppioni di unità operative come la chirurgia, l’ortopedia e la pediatria (4 reparti di chirurgia: 2 unità operative complesse e 2 a valenza dipartimentale), e la discrasia con la programmazione della rete ospedaliera 2016/2018, che ha riscontrato un eccesso di unità operative di chirurgia! …Dubbi anche su due pronto soccorso in una azienda che ha già carenza di personale nel principale pronto soccorso della città ospedaliera e in altri reparti: soltanto alla Città Ospedaliera, mancano circa 300 dipendenti!
QUANTO ALLA SANITÀ CAMPANA, commissariata per il disavanzo accumulato nel passato e per il fatto che non riesce a garantire i livelli minimi di assistenza, il parlamentare pentastellato, Generoso Maraia, ha più volte precisato che l’aver assommato in Vincenzo De Luca, la carica di Governatore a quella di Commissario (contemporaneamente controllore e controllato: modificando la legge che lo vietava!), ha avvantaggiato solo la sanità privata. A Benevento: «zero posti letto al pubblico, tutto al privato». La Campania dovrebbe avere 19 Dea di Primo livello, ma ne ha solo uno!
Altro che rivoluzione nella sanità! …
QUANTO ALL’ODIERNA MANIFESTAZIONE, più che quelli che c’erano, …si sono notati quelli che non c’erano!
Non c’era la dott.ssa MARIA MORGANTE, direttore generale dell’ASL Avellino, il cui “atto aziendale” è stato tanto contestato, indefessa esecutrice dei voleri del Governatore PD della Campania, che l’ha nominata!
E non c’era nemmeno l’on. VINCENZO DE LUCA, Governatore PD della Campania, quello del famoso Decreto n° 29 del 19.04.2018 sull’ Annessione al “Moscati” del “Landolfi” di Solofra, quello che ha dettato la linea sull’utilizzo delle risorse per la sanità Campana, quello che è venuto a Solofra per l’inaugurazione della 3a farmacia a Sant’Agata, ma non era presente all’inaugurazione della “rivoluzionaria” annessione all’ospedale Moscati del Landolfi!
Sarà che dopo ogni festa i problemi restano?
QUANTO A NOI: …anche se, alla bisogna, abbiamo la certezza che i medici faranno sempre il loro dovere al massimo delle forze (n.d.a: nell’ospedale di Solofra, a febbraio 2018, mi hanno salvato la vita), …speriamo di non ammalarci mai, …perché finché nella sanità ci saranno politici, questi - anche inconsapevolmente - faranno di tutto per impedirglielo!
mariomartucci