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La festa di San Pietro sotto un cielo di speranza.

Gli occhi incantati della mia nipotina giunta dalla Toscana,quest'anno hanno reso ancor più intenso il  bagliore dello scenario che accompagna il maestoso incendio del campanile che insieme al Santo Patrono,si erge al cielo costellato di fede e speranza.
Io sono seduta su una sedia, costretta dalla mia malattia,con la mano della nipotina tra la mia,come un passaggio di testimone del senso di appartenenza alle proprie radici  e di un' interminabile tradizione che ancora affascina le vecchie generazioni e  quelle nuove dell'era digitale.
Non è difficile estasiare chi si imbatte in questo spettacolo pirotecnico per la prima volta, o commuovere chi lo rivive ogni anno con una intensità diversa per le vicende a cui la vita ci espone. Così come è  prevedibile,inasprire qualche animo che è propenso alla critica  verso chi si prodiga per donare momenti di spensieratezza.
Ciò che è arduo invece, è toccare le corde del cuore anche delle persone più fragili.
Commovente è stato rivedere un anno dopo, nello spazio appositamente dedicato, una persona affetta da disabilità, proveniente da Salerno,che sin da bambino veniva ad assistere. all' incendio del campanile con i suoi genitori, ormai passati a miglior vita e che oggi, come ogni anno,continua  ad essere presente accompagnato dalla  sorella che si prende cura di lui.
Che dire di un bel giovanotto racchiuso nel suo mondo dello spettro autistico, che anche quest' anno era presente per commentare l'inizio e la chiusura dello spettacolo, simulando di essere un cronista. 
Quando un giorno di festa religioso misto a folklore riunisce sotto lo stesso cielo stellato anche gli "ultimi" accomunati dallo stesso entusiasmo e voglia di vivere, allora davvero l'evento è stato straordinario e ha toccato i vertici del sublime.
La mano di Dio ha bisogno anche  degli esseri umani per completare la sua opera di fraternità e condivisione ed invero un ringraziamento speciale va al nostro parroco Don Domenico Spisso, buon pastore che promuove il giusto connubio tra fede e tradizione.
Da lodare l'instancabile impegno e la costante presenza dei membri del Comitato festa,che "macinano" passi per giorni e giorni per la raccolta dei fondi, accettando senza mai esigere,qualsiasi spontanea offerta  per la buona riuscita dei festeggiamenti.Conprensibile anche la tensione che sperimentano perché tutto rientri nelle aspettative dei sampietresi.
Un plauso alla preziosa e immancabile guida della Fiaccolata e ai suoi partecipanti che  accendono anche  in ognuno di noi la luce oltre il buio.
Un elogio anche per  i numerosi giovani portantini delle statue lignee dei Santi e  alcuni veterani inossidabili,che persistono nel faticoso cammino di diffondere il culto degli Apostoli nelle strade.
L'augurio per noi tutti, di continuare sempre a sperare avvolti dalla protezione del Santo custode del Paradiso,come lui stesso ci insegna, deluso e scoraggiato ,fidatosi del Signore gettò "ancora in acqua le sue reti" per convertire le genti alla fede.
Il 29 Giugno ogni ansia e angoscia si sopisce,quando ognuno guarda inesorabile il fragore del cielo che cade in terra.
 
                MARINETTA VITALE

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