Sversamento nella solofrana: opificio sequestrato dai carabinieri.
Un imprenditore solofrano è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Avellino alla competente Autorità Giudiziaria perché ritenuto responsabile di un illecito smaltimento di acque reflue industriali, provenienti dal ciclo di lavorazione della propria conceria, nel torrente Solofrana.
L’operazione è stata condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzato alla tutela della salute del cittadino e della legalità nella sempre delicata materia ambientale. Nella cittadina conciaria i Carabinieri, da un preliminare sopralluogo hanno indviduato uno scarico che sversava un liquido schiumoso nel citato torrente.
Le successive indagini, hanno permesso agli operanti di stabilire la provenienza di tale scarico originato da una conceria ubicata poco distante. Nello specifico i militari della locale Stazione hanno accertato che l’opificio smaltiva illecitamente le acque reflue industriali direttamente nella fognatura delle acque bianche che confluisce nel Solofrana.
Per il titolare dell’impianto è scattata dunque la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Nel corso dell’attività sono state altresì rilevate ulteriori responsabilità in danno dell’imprenditore, costatando diverse violazioni della normativa in materia di inquinamento e sicurezza sui luoghi di lavoro.
In particolare veniva accertato che:
- non era stato elaborato il previsto D.V.R. (Documento di Valutazione del Rischio);
- veniva svolta l’attività con macchinari privi della prescritta autorizzazione per l’emissione nell’atmosfera dei fumi prodotti;
- alcuni locali non presentavano l’adeguata pavimentazione per la sicurezza degli operai.
Alla luce delle irregolarità riscontrate, i Carabinieri della Stazione di Solofra hanno proceduto quindi anche al sequestro preventivo dell’intero impianto conciario, senza facoltà d’uso.
Carmine Russo