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+Europa: “L’unica stazione ferroviaria aperta, senza treni”.

Avellino non è “chiusa”: la stazione è aperta, ma i treni non passano. Sosteniamo la petizione dei cittadini e chiediamo un atto immediato di responsabilità: riattivare da subito i collegamenti con convogli diesel/ibridi sulle tratte strategiche, in parallelo ai cantieri di elettrificazione. In molte realtà italiane ed europee la circolazione diesel durante i lavori è prassi: si può fare anche qui.

Allo stesso tempo, serve una soluzione strutturale: aprire il servizio ferroviario regionale alla concorrenza. Chiediamo di liberalizzare i servizi ferroviari regionali anche in Campania, con gare per lotti trasparenti e obiettivi misurabili su frequenze, puntualità e integrazione con l’Alta Velocità. È la strada indicata dall’Europa: programmarla ora significa arrivare pronti alla scadenza dell’attuale contratto e riportare treni veri dove oggi ci sono solo promesse. Un primo banco di prova può essere il lotto Avellino–Benevento–Salerno, con un contratto transitorio che garantisca subito i treni diesel e una timeline certa per l’elettrificazione, accompagnata da penali e premi trasparenti.

Questo significa meno auto, meno emissioni, più diritto allo studio e al lavoro per migliaia di persone che ogni giorno si spostano verso Salerno e Benevento. Non servono nuovi annunci: servono corse in orario e un modello di gestione che premi l’efficienza.

«Non è vero che la stazione è chiusa. Il problema è che manca la volontà politica di far passare i treni. In attesa dell’elettrificazione, la Regione riattivi subito i convogli diesel sulle tratte strategiche: è un dovere verso chi studia e lavora, e verso l’ambiente perché ogni auto in meno significa meno emissioni. I cittadini non possono essere ostaggio di ritardi e promesse infinite», dichiara Alfonso Maria Gallo, Direzione nazionale +EUROPA e Radicali Italiani.

Invitiamo istituzioni e gestori ad attivarsi e i cittadini a sostenere la petizione “Ridate il treno ad Avellino”.

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