Solofra. Precisazioni del consigliere Gerardo De Stefano sull’emergenza idrica.
Urge un dibattito pubblico e un confronto ampio su temi importanti per la cittadinanza.
Il Comune di Montoro, unita e pre unione, è stato gestito ed è gestito da Sindaci del PD, che di fronte all’emergenza idrica non hanno avuto dubbi sul da farsi ed hanno destinato i fondi del POR Campania FESR 2007-2013 alla risoluzione dell’emergenza idrica.
Il 27 agosto 2014 è stata, infatti, indetta dal Comune di Montoro la procedura di gara per l’Intervento infrastrutturale di "AMPLIAMENTO E POTENZIAMENTO DELLA RETE IDRICA COMUNALE" finanziato nell’ambito POR Campania FESR 2007-2013 (Delibera di Giunta Regionale n. 111/2014 - Iniziative di accelerazione della spesa - D.D. n. 89/2013) con euro 4.838.802,74.
La stretta analogia fra la realizzazione di questa infrastruttura promossa e in fase di realizzazione dal Comune di Montoro e ciò che si proponeva per Solofra è evidente. Perché a Montoro sì e a Solofra no?
Il buon senso nonché la lungimiranza di ciò che è veramente utile a una comunità non sempre coincide con l’esercizio del potere purtroppo, ma a volte accade, così come infatti è accaduto per l'Amministrazione del Sindaco Bianchino.
Inoltre il Sindaco Mario Bianchino, invece di inseguire l’onerosissimo e faraonico progetto dell’acquedotto integrativo presentato dall’Ato, ha chiaramente affermato, nel summit tenuto in Prefettura, che il problema idrico montorese può essere risolto riattivando il pozzo di Aterrana (attualmente chiuso dalla magistratura); l’eventuale riattivazione di questo pozzo, infatti, soddisferebbe quell’integrazione idrica sufficiente ad archiviare l’emergenza acqua a Montoro .
A Solofra invece la questione si è molto complicata e non vi è ancora in vista una soluzione efficace e lungimirante su questi problemi. Nonostante un sistema acquedottistico obsoleto con perdite idriche tra il 30 e il 40 %, nonostante la chiusura di due pozzi civili profondamente contaminati dal TCE, nonostante numerosi pozzi industriali sequestrati, nonostante il ridotto afflusso idrico nelle zone alte di Solofra (Panoramica, Caprai, Caduti XXI settembre, S. Andrea, ecc) l'Amministrazione comunale, nonostante gli sforzi, non riesce a impostare una tempistica che sappia affrontare con realismo i problemi del paese. L'alluvione del 01/09/2014 ha complicato ancora di più le cose e le ristrettezze finanziarie di bilancio rendono arduo il cammino amministrativo della ripresa autunnale.
Il parcheggio interrato ha sostituito nella programmazione del Sindaco la priorità dei problemi “idrici” di Solofra? Difficile da crederci. La soluzione a questa priorità la potrebbe apportare il piano dell'ATO, ancora meno credibile perché è un Ente commissariato e il progetto Ato - mai pubblicamente o presentato alla città a differenza del parcheggio interrato - è dispendio di danaro pubblico (ove mai fosse finanziato!).
Si può discutere democraticamente di queste cose che sono così attinenti al futuro della società solofrana? Mi auguro proprio di sì, perché la grandezza e la validità delle Istituzioni democratiche si reggono proprio su questi valori fondativi.
L'esperto Sindaco Bianchino ha seguito la strada della ragione intervenendo sulla riqualificazione della rete idrica e proponendo di procedere alla bonifica del territorio, d’intesa con la Regione, realizzando contemporaneamente nuovi pozzi alla località Aterrana.
Tutto ciò è ancora possibile anche a Solofra con progetti di miglioramento e riqualificazione della rete idrica, con il potenziano dell'adduzione idrica in località scorza e concordando con la Regione Campania un intervento radicale di bonifica del territorio, senza scaricare sulle future generazione gli oneri di un territorio le cui condizioni ambientali peggiorerebbero sempre di più senza una visione più avveduta e lungimirante delle questioni evidenziate. Se Vignola desse ascolto al buon senso comune e alla ragione, potrebbe cambiare l’ordine di priorità per l’accesso ai fondi POR Campania FESR 2007-2013 e il dialogo con la cittadinanza avrebbe un approccio diverso, di cui si gioverebbe l'azione Amministrativa.
In ogni caso sento la responsabilità della necessità, su questi problemi, di un dibattito pubblico nelle Sedi istituzionali, per riflettere e confrontarsi sulle posizione della Giunta rispetto alle modalità di risoluzione dell’emergenza idrica, sul progetto proposto dall'Ato, sulla vulnerabilità del territorio rispetto ad eventi atmosferici imprevisti, sull''iter del redigendo nuovo Piano Urbanistico comunale che dovrebbe racchiudere in sé tutte le problematiche evidenziate innanzi, prospettando anche nuove soluzioni alla mobilità complessiva della città con una più moderna programmazione di sviluppo e salvaguardia ambientale.
La partecipazione democratica alle scelte dell'Amministrazione doveva essere il metodo e la sostanza dell'impostazione amministrativa della lista "Solofra domani". Che fine ha fatto?
De Stefano Gerardo