Oggi, non domani, dobbiamo fare i conti per il futuro, non per programmare vacanze o magari scegliere un ristorante alla Moda, o piuttosto l'acquisto di un abito alla griff, dobbiamo invece fare i conti per una economia domestica che ci assicuri la dignità e la certezza alimentare. Non sarà semplice, bisognerà ripensare la vita di ciascuno di noi, delle nostre famiglie e dei nostri affetti. Bisognerà fare bilanci, i conti per sapere quanto potranno bastare gli ultimi risparmi e cosa potrà essere ancora il nostro futuro, e anche quello degli altri. Sì, anche quello degli altri, perché nonostante la paura di oggi di avvicinarci non potremo più nasconderci la nostra reciproca prossimità. La nostra è ormai una società globale, e covid 19, per ironia della sorte, ci avrà reso anche più uguali.
Sara stata la paura condivisa, la crisi economica sopravvenuta, il dolore delle perdite sofferte, questa volta sarà stata la sofferenza, uguale per tutti, a renderci tutti più uguali. Allora ci accorgeremo non esisteranno più isole felici in cui riparare. Ci accorgeremo che il mondo saranno le persone che non potranno nascondere la propria sofferenza per rendere più felici coloro che già lo sono.
E così, come ci si salva tutti o nessuno, prima che in Europa, sapremo che sarà nella propria comunità, nella propria regione e nel proprio stato dovrà essere. Allora non potremo chiedere ad altri, prima che a noi stessi, sacrifici, impegno e solidarietà, in modo equo e proporzionale alle possibilità di ciascuno. Forse, finalmente qualcuno avrà più chiaro, tutti possiamo avere bisogno. E non può bastare fare il megafono del bisogno, come molti fanno nel continuo gioco al rialzo o magari allo scassinamento, bisogna che dica chiaro:"Io ci mettono la mia parte e indico queste soluzioni serie e concrete: reddito di solidarietà, retribuzioni di responsabilità, perequazione retributiva, investimenti di priorità, promozione dell'industria pubblica", istruzione alla creatività e..
La perdita degli anziani è la perdita del nostro futuro, l'accorciamento del nostro tempo e delle nostre speranze. Una società che non è capace di capire che il tempo delle generazioni è il propio tempo, ed è per questo il tesoro più grande che possiede, non potrà avere avvenire. Oggi dobbiamo fare tutti gli sforzi per salvare vita, che è sempre di tutti ed è sempre uguale, in chiunque sia, giovani o vecchi, solo in modo diverso.
Agostino Landi