“Corpus Domini” nel silenzio della fede… un Popolo in cammino
Al termine della S. Messa vespertina, alle 19.15, si sono aperti i battenti dell’insigne Collegiata, per dar vita alla processione del “Corpus Domini”, snodatasi per le principali strade della cittadina conciaria.
Sul sagrato della chiesa madre le Autorità civili e militari e tantissimi fedeli attendevano nostro Signore, unitamente al complesso musicale “Città di Bracigliano”.
Monsignor Mario Pierro si è posto sull’uscio dell’entrata, al fine di dare ordine all’uscita dei labari delle associazioni e delle varie chiese rionali, anche se, per dovere di cronaca, dobbiamo sottolineare che per qualche rione ed associazione camminava solo lo stendardo, ma l’importante è partecipare.
E’ stata una processione all’insegna del silenzio, al fine di poter scrutare il mistero della fede ed interrelarci come Popolo, personalmente , ma, soprattutto, comunitariamente, con il nostro Creatore.
Il corteo processionale s’è fermato in 6 rioni, dove i fedeli avevano preparato, con cura e passione, gli altari, sui quali è sostato il SS. Sacramento, tra fiori, incenso, canti e preghiere, il tutto “gaudiato” con varie marce ed inni sacri.
Nel ringraziare tutti quelli che hanno allestito gli altari mobili, ci preme evidenziare che il palazzo “Maffei”, in via “Starza del Conte”, è stato addobbato a superfesta con coperte ricamate a mano, allo scopo di fare da sfondo all’altare, preparato all’altezza della relativa entrata.
Purtroppo, non possiamo dire altrettanto per lo storico rione “Volpi”, dove, fino a qualche anno fa, i residenti dello stesso si preparavano 15 giorni prima, al fine di onorare il Santissimo con l’infiorata ed un variegato altare miscellato di ogni specie di fiori.
Però, possiamo dire che “se si chiude una finestra, si apre un portone”. Infatti, s’è aperto quello di “Fratta”, che sta camminando, da qualche anno, sulla scia di quello dei “Volpi” e, in piccolo, su quello di Paduli, in provincia di Benevento.
Ebbene, nell’entrare nel succitato popoloso rione, s’è avvertito il profumo dell’accoglienza, adornato di bellezza, in maniera tale da esternare la fede dei residenti con le pregiate opere, anche a testimonianza del fortissimo legame con la parrocchia di San Giuliano, senza dimenticare gli altri rioni.
Eh sì!Lo stesso monsignore, nello sciogliere il corteo processionale, s’è congratulato ,per la partecipazione e per l’accoglienza di Gesù nella nostra cittadina.
Mettendo al bando le distrazioni, occorre ritornare alla fede dei nostri padri e, sicuramente, nel nome della fede si apriranno i nostri cuori al Signore ed ai nostri fratelli.