100 STRADE PER GIOCARE
Torna 100 strade per giocare, storica campagna di Legambiente. Il Circolo Soli Offerens di Solofra rinnova l’appuntamento il 5 maggio in Piazza Umberto I, con lo slogan “Giochiamoci la Piazza”, per parlare di bellezza, vivibilità e sicurezza. Lo scopo è occupare la piazza mettendo al centro dell’attenzione gli spazi pubblici, facendoli tornare luoghi di aggregazione e socializzazione. Piazza Umberto I si è trasformata in una gigantesca ludoteca dove i giochi in legno, realizzati in collaborazione coi ragazzi del Centro Giovanile Giuseppe Marello, trucchi, colori e fantasia hanno coinvolto e divertito piccoli e grandi, liberi di giocare. Ma 100 strade per giocare, quest’anno, ha anche un altro messaggio, la mobilità slow. Infatti vivere le strade e la piazza, vuol dire muoversi a piedi e in bicicletta senza avere la sensazione di affrontare un percorso ad ostacoli. Spesso i centri urbani soffrono di scelte che hanno privilegiato le necessità degli automobilisti lasciando indietro tutti gli altri. E sono soprattutto i bambini a dover subire queste scelte, con importanti conseguenze su un aspetto fondamentale: la mobilità autonoma. È di questi giorni l’introduzione del sistema di sosta a pagamento o a tempo, per favorire lo scambio della sosta al centro, ma c’è ancora da lavorare. Una giusta mappatura dei grandi parcheggi gratuiti, sia centrali che periferici, e giuste indicazione per raggiungerli è il passo successivo, come la pianificazione per la realizzazione di nuove aree di sosta, propedeutici alla realizzazione di un isola pedonale ben progettata, consentendo benefici in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, anche ai fini turistici, e miglioramento della sicurezza stradale. La richiesta che facciamo è assicurare attenzione agli utenti vulnerabili della strada (pedoni, ciclisti, disabili ecc.). I ciclisti, sia essi amatoriali sia semplicemente per diletto, di qualsiasi età hanno bisogno di essere sicuri nel muoversi sulle due ruote. Non possiamo negare che le difficoltà sono tante e presenti da anni. Aldilà della mancanza di percorsi ciclabili e protetti per tali, la presenza di numerosissime buche sul manto stradale rendono impossibile vivere la città il sella ad una bici. E proprio i più piccoli con la chiusura delle scuole si servono molto delle due ruote in estate. Quindi in fase di pianificazione urbanistica è importante valutare l’impatto sociale degli interventi sulla mobilità, intervenendo con soluzioni adeguate, mettendo in sicurezza le infrastrutture stradali, in modo da assicurare gli stessi livelli di sicurezza a tutti gli utenti della strada.