La casa agli occupanti?
De lieto (li.si.po.), assurdo pensare di dare la casa a chi per anni ha occupato abusivamente alloggi, italiani o stranieri che siano.
Lo sgombro di centinaia profughi da un edificio e le scena di guerriglia urbana che ne sono scaturite, hanno aperto un varco ulteriore, nella scarsa determinazione di affrontare concretamente e seriamente, il problema dell’immigrazione di massa, caotica ed ingestibile, che ha caratterizzato il nostro Paese, negli ultimissimi anni. – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - Appare di tutta evidenza che non si possono contrastare facinorosi violenti, com’è accaduto in Piazza Indipendenza, a Roma, che non hanno esitato ad aggredire i Poliziotti in servizio di “ordine pubblico”, addirittura con il lancio di bombole di gas, con concessioni e promesse. Il problema vero, è scaturito da un’occupazione pluriennale di un edificio, senza che nessuno allontanasse gli occupanti, facendo sorgere la convinzione, che occupare fosse un diritto. Troppi immigrati conoscono molto bene i loro diritti, veri o presunti, ma ignorano l’elementare dovere di rispettare il nostro Paese e la sua gente. Certo vi sono anche immigrati che si comportano in maniera esemplare e proprio per il rispetto dovuto a questi ospiti, è necessario che coloro che si fanno beffa delle nostre leggi e della nostra gente, legalmente perseguiti e successivamente espulsi coattivamente dal nostro Paese. La casa agli occupanti? Pessimo segnale - ha concluso il leader del LI.SI.PO. - si avrebbe una ripercussione a valanga, con occupazioni a catena e con l’esplosione di una rabbia sociale incontenibile. Costruzioni sequestrate alla mafia per immigrati che hanno occupato alloggi? E perché non alla massa di italiani senza casa, che da anni, anche da decenni, attendono, in fila ed in fiduciosa attesa, un tetto? Quanti Italiani vengono quotidianamente sfrattati, generalmente per morosità, perché non hanno più potuto pagare l’affitto,dopo la perdita del lavoro? Quanti Italiani dormono in macchina? Quanti sotto i ponti, nelle baracche, sulle panchine? Chi si mobilita per loro?
Antonio Curci