Se fossimo tutti poveri, il problema non si porrebbe
Caro direttore, il filosofo Aldo Masullo ha commentato un’affermazione fatta da Giuliano Ferrara a Radio Radicale; secondo Ferrara “il capitalismo ha enormemente ridotto la povertà”. Masullo ha risposto che probabilmente la tesi di Ferrara è formalmente corretta ma “Il problema non è la povertà ma la giustizia. Se fossimo tutti poveri, il problema non si porrebbe. Ma in una società in cui accanto a uomini molto ricchi e potenti ve ne sono altri poverissimi e privi di ogni potere, non è vero che tutti sono «soci», cioè alleati, come si proclama. Dove di fatto non a tutti tocca la dignità di uomini, società effettiva non c’è” (Il sistema globale che chiede giustizia; Il Mattino, 7/4/2015).
Non sono d’accordo col professor Masullo. Se fossimo tutti poveri sarebbe molto peggio. Spesso si tende a sottovalutare gli enormi progressi che sono stati fatti negli ultimi decenni relativamente alla lotta contro la fame nel mondo; il risultato è che interi continenti stanno per uscire dalla povertà assoluta. Spesso noi tendiamo a vedere solo gli aspetti negativi della globalizzazione, e cioè l’impoverimento relativo che essa ha comportato per il mondo occidentale. Ma se ci si riflette a questi aspetti solo parzialmente negativi si accompagnano aspetti molto positivi: orami il mondo è effettivamente un villaggio globale all’interno del quale hanno diritto di cittadinanza molti popoli che per secoli sono rimasti ai margini della civiltà.
Cordiali saluti
Franco Pelella – Pagani (SA)