La memoria dell’emigrato
Donato Della Rocca oggi è un novantenne nato a Montoro (alla frazione Borgo) e residente a Benfeld (Francia) una cittadina dell’Alsazia sorta sulle vestigia di una antica città fondata dai Romani. Partito dall’Italia negli anni Sessanta del secolo appena trascorso, quando la crisi economica attanagliava come oggi la nostra penisola ,con la moglie e due figli in tenera età, si adoperò nel mestiere che meglio aveva esercitato: il muratore.
Affrontò come tutti gli emigrati la dura esistenza quotidiana nelle baracche di legno con la sua famiglia lavorando sodo, spesso nel freddo dell’Alsazia, adattandosi al nuovo clima e al nuovo sistema sociale, compresa la lingua, il francese. Nacquero altri due figli, mentre i primi due si impegnarono nel commercio realizzando un grande “garage” dove le auto venivano messe a punto in ogni loro parte e da questo lavoro iniziarono anche a vendere e comprare auto. Attività che oggi rende autonomi economicamente i figli di Donato.
Nell’approssimarsi del suo novantesimo compleanno Donato ha avvertita la necessità di collegarsi alla sua terra natale, Montoro, mai dimenticata con una cartolina invito per annodare i fili della memoria che ogni emigrato, diviso in due dal viaggio verso una nuova realtà sociale, tende a ricongiungere. I familiari da Borgo, pur non potendolo raggiungere fisicamente, inviano attraverso le pagine del giornale il loro augurio di buona salute abbracciando lui e tutti i suoi cari con immenso affetto.
Montoro, ottobre 2014 vincenzo d’alessio