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Solofra. Visitando “Il piccolo museo di Papaciccio”.

Visitando “Il piccolo museo di Papaciccio” di Aterrana ci si imbatte in un angolo piuttosto curioso perché sono esposte delle pipe in argilla. Queste erano create “dai bambini che lavoravano alle fornaci in località Sant’Andrea di Solofra”. La frazione santandreina vantava la presenza di una fornace già durante il 1880. Poi ne sorsero altre per lo più ai piedi di una collina di argilla, materiale questo che, una volta lavorato, dava vita ai mattoni, tegole e suoli per i forni. Le fornaci, come le concerie, erano a conduzione familiare e vi lavoravano locali e non. Furono la fortuna economica della frazione ed occupavano una vasta fetta del mercato regionale, non solo, visto che, come spiega Anna Carla Russo, nel libro ‘Solofra, guida alla città- Centro Culturale Orizzonte 2000 – Ed. WM – 1987’ “anche le Ferrovie dello Stato si rifornirono dai Russo (proprietari di una fornace, ndr) per costruire la linea regionale, inoltre più di 200mila mattoni furono forniti per la costruzione dell’acquedotto napoletano”. Le pipe di argilla, presenti nel piccolo museo aterranese, risultano essere la prova emblematica dell’archeologia industriale zonale.

 

D.G.

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