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Organizzazioni Sindacali Categoriali Provinciali di Avellino

Le scriventi OO. SS. di Categoria, dopo un anno dall’insediamento del nuovo C.d.A. presieduto dall’ A.D. Lello De Stefano, ritengono oramai ineludibile risolvere alcune questioni, divenute drammatiche, in seno all'Azienda Alto Calore Servizi.

Da anni chiediamo interventi delle varie  Istituzioni (Prefetture, Regione, Province-Soci, Sindaci-Soci)  nella speranza di attirare la loro attenzione e che, invece,  rileviamo diventa sempre più fievole, sbiadita, ridotta praticamente a formale interlocuzione.

Fino ad oggi abbiamo riscontrato SOLO una inquietante ASSENZA!

La nostra  preoccupazione  oggi impatta sulla tenuta dei livelli occupazionali in ACS, sulla  tutela del Servizio Pubblico Essenziale reso ai cittadini e da un continuo minare l’esito  referendario espresso dagli italiani.

Pensiamo che vada risolta rapidamente la vicenda delle due società (ACS e ACP) nate dalla scissione del vecchio Consorzio, urge altre si l’  adozione di un Piano di efficientamento del nuovo “soggetto” pubblico che possa finalmente invertire la tendenza del deficit gestionale e ridurre l’attuale debito consolidato di  oltre 100 milioni di euro.

Per questo sollecitiamo, ancora una volta,  l’ A.D. ed il C.d.A. a definire in tempi brevissimi un VERO ed articolato confronto con le OO.SS., così come ribadito anche in Prefettura, tralasciando i proclami sui giornali, e discutere di una riorganizzazione efficace e concreta.

Sono stati chiari il pensiero e la posizione espressi  dai lavoratori nelle recenti assemblee caratterizzati  da un forte senso di  disponibilità, impegno e responsabilità di fronte all’ineludibile  bisogno di rilancio della Società.

Tutti si sono resi disponibili, anche se con una comune riserva :la massima  trasparenza nel riconvertire e riorganizzare il proprio lavoro finalizzato esclusivamente a un’equa distribuzione dei compiti e delle responsabilità.

Riteniamo, in altri termini:

·         Che tutto il personale  debba essere coinvolto in un nuovo  Piano Riorganizzativo/ Industriale compresa la rimodulazione delle attività e competenze, a partire dai Dirigenti, dai Quadri e ai Funzionari per dare  un forte  rilancio alle attività aziendali in un rinnovato chiaro contesto  di risultati  da raggiungere.

·         Che i Sindaci Soci  si rendano conto, oggettivamente, dell’abnorme  disavanzo economico che subisce la società ACS, dovuto al generalizzato, cattivo e fallace sistema delle reti di  distribuzione idrica anche comunali  caratterizzate spesso  da copiose  perdite  che fanno sprecare-consumare  energia elettrica   molto più  di quella effettivamente necessaria;

·         Che tutte le Istituzioni provinciali di Avellino e Benevento si affianchino in aperta sinergia per il sostentamento e il rilancio del Servizio Idrico Integrato intervenendo presso la Regione Campania  attraverso la sollecitazione del finanziamento di progetti di ammodernamento delle reti, già presentati o in itinere, dell’ammodernamento dei  sistemi di controllo della distribuzione, della manutenzione straordinaria occorrente.

·         Che la Regione Campania predisponga interventi infratrutturali, un ristoro economico sui costi di fornitura del Servizio Pubblico essenziale il quale, per la fatiscenza delle reti di adduzione e obsolescenza degli impianti di captazione (tutti di sua proprietà) determinano costi elevatissimi gestionali e quindi penalizzano l'ACS e i cittadini-utenti;

L’Invito/l’Allarme  che, unitamente ai lavoratori, PROPONIAMO A TUTTI  i  componenti del  C.d.A. – a tutti i Soci di ACS-  alla Regione Campania è in sostanza per :

1.    la salvaguardia del bene acqua, del territorio, della falda e dei corsi fluviali;

2.    l’efficientamento della gestione aziendale e del servizio reso ai cittadini valorizzando  il patrimonio di competenze e conoscenze professionali presenti in azienda;

3.    la realizzazione di opere strutturali finalizzate al miglioramento del servizio con conseguente riduzione dei costi.

La nostra proposta  parte dal “vecchio”  Patto per lo Sviluppo,  nel quale era compreso anche l’ammodernamento dell’intero sistema acquedottistico-depurativo a servizio dell’area “irpino-sannita”.

La Società  ACS dispone della struttura tecnica necessaria  che, di concerto con gli altri Enti interessati (Regione Campania e Provincie, Comuni soci), può pianificare e realizzare gli interventi ordinari e straordinari necessari a garantire un  Servizio Idrico e Depurativo degno del terzo Millennio compreso il contenimento  del rischio per le infrastrutture presenti in aree esposte  ad elevata pericolosità idrogeologica.

Tutto ciò, ovviamente, è legato alle scelte strategiche che la  Regione Campania vorrà  riservare alle aree interne e di quali e quanti  “appostamenti” intende riservare   in bilancio per tali  opere, essenziali per i cittadini e per lo sviluppo dei territori.

A tal proposito, non possiamo dimenticare come la Giunta Regionale della Campania  sia recentemente intervenuta a sostegno di un gestore del S.I.I. (GORI) che, tra l’altro, opera in una realtà territoriale con elevata densità demografica e con limitati problemi orografici, quindi con minori problemi della gestione rispetto al territorio irpino-sannita.

E’ opportuno evidenziare  le scelte contraddittorie, operate dalla stragrande maggioranza dei Sindaci (compreso quelli soci di ACS) che, nelle iniziative per la famigerata “Accelerazione della spesa” proposte alla Regione Campania, hanno preferito privilegiare interventi con forte “impatto” visivo a discapito di proposte tese ad ammodernare le infrastrutture acquedottistiche e depurative dei loro Comuni.

Tutte queste azioni, opportunamente coordinate, potrebbero invece  garantire attività lavorative, occupazionali, economiche, con  evidenti benefici ambientali e sociali. 

Non trascurando, infine, che l’attuale debito,  di oltre 100 milioni di Euro, si potrebbe riverberare direttamente sulle casse dei comuni Soci e quindi dei cittadini, lanciamo l’allarme contro una inspiegabile  inerzia da parte di tutti (C.d.A,  Prefettura, Sindaci-Soci,Province) e di una mancata loro interlocuzione trasversale, come evidenziato e  richiesto anche  in Prefettura  in occasione del  proclamato stato di agitazione dei lavoratori ACS.

Da parte nostra, al fine di proteggere un Servizio Pubblico Essenziale, ci vediamo costretti a proclamare 2 giorni di sciopero, con blocco di tutte le attività, che saranno così attuati VENERDI 12 Settembre TUTTI I LAVORATORI intera giornata, LUNEDI 22 SETTEMBRE intera giornata per gli Impiegati e Amministrativi, VENERDI 26 SETTEMBRE intera giornata per gli Operai, gli Agenti Tecnici, Addetti Impianti di Sollevamento e Addetti Impianti Depurazione, lo sciopero si è reso necessario  per sensibilizzare e far impegnare  tutte le Istituzioni a difesa delle attività lavorative e per evitare conseguenze e disagi ancor più gravi per i cittadini e i Comuni Serviti.

 

Avellino  04 AGOSTO   2014

 

I Segretari Provinciali

FILCTEM-CGIL           FEMCA-CISL                  UILTEC-UIL       UGL ENERGIA

         Franco FIORDELLISI  Giovanni Esposito          Ciro TACCONE    Francesco SACCARDO

 

 

Firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa

Ai sensi dell’art. 3 c. 2 del Dlgs 12.02.1993 n.39.

Nota: ai sensi dell’art.6 c. 2 L.412791 non seguirà

Trasmissione dell’originale con firma.        

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