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L'ASPAT e lo stato di crisi del reparto riabilitativo

ASPAT, Associazione di Categoria maggiormente rappresentativa della Macroarea Riabilitazione/Sociosanitario e Salute Mentale, su input dei Centri privati accreditati della Asl Avellino ha organizzato in data giovedì 10 marzo 2022 (ore 10:30) una Conferenza Pubblica per la PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI CRISI DEL COMPARTO ED AVVIO DELLE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE. • LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE delle imprese sanitarie avellinesi, erogatrici per conto del Servizio Sanitario Regionale di un volume complessivo annuo di oltre trecentomila prestazioni nei diversi setting della Macroarea a garanzia del principio di continuità assistenziale, sono le seguenti: 1. Totale carenza dei compiti previsti in capo all’istituito Tavolo Tecnico Paritetico Aziendale della Macroarea che non è stato convocato da oltre diciotto mesi, con conseguente paralisi dell’attività procedimentale ascritta dal Protocollo d’Intesa ad entrambe le componenti pubblica e privato datoriale e finalizzata alla corretta e ordinata gestione del rapporto contrattuale. Pertanto, la prevista attività (in essere dal 2003) si è limitata dal 2020 alle sole comunicazioni del monitoraggio della spesa, ovviamente prive di alcuna efficacia. 2. Il biennio della pandemia non è stato gestito e l’attività amministrativa e contabile risulta allo stato sospesa nonostante le numerose sollecitazioni delle Associazioni di Categoria, non ultima la nota ASPAT del 16/2 u.s. con la quale si chiedeva di adottare risolutivamente un “percorso metodologico” condiviso ed in analogia ad altre ASL della Campania. 3. In considerazione che non sono stati conclusi i consuntivi dell’annualità 2020 - 2021, i pagamenti delle prestazioni erogate ed in corso di erogazione sono stati bloccati dal settembre scorso, con grave pregiudizio dei bilanci societari e con nocumento del rating finanziario che di fatto limita l’accesso dei Centri al credito bancario. MACROAREA RIABILITAZIONE COMPLESSA art.26 L.833/78 4. Non va sottaciuto, infine, che perdurando questa gravissima situazione di paralisi, le strutture riabilitative private accreditate della ASL Avellino a breve, da un lato, non saranno più in grado di pagare le stipendialità al personale e agli operatori e saranno costrette, loro malgrado, ad avviare presso la Camera del Lavoro le relative procedure di mobilità e, dall’altro, dovranno necessariamente ridurre ai cittadini i Livelli di Assistenza con ulteriore implementazione delle Liste di Attesa. • LA RIVENDICAZIONE DEI CENTRI PRIVATI ACCREDITATI DI RIABILITAZIONE. Riteniamo che la descritta situazione non è più possibile tollerare e subire! Rivendichiamo in definitiva stabilità per il nostro comparto, ancor più nell’attuale fase che impone a tutti gli attori della vicenda assistenziale riabilitativa comportamenti ispirati a serietà ed a particolare vicinanza a cittadini, pazienti e malati particolarmente fragili. Pertanto, chiediamo alla DG Dr.ssa Morgante di attuare con carattere di estrema urgenza quanto previsto dalla normativa al fine di consuntivare il biennio 2020 - 2021 e consentirci il regolare svolgimento delle attività assistenziali e riabilitative dell’anno in corso. Diversamente, se dietro l’assordante silenzio e l’imbarazzante inosservanza della normativa da parte della Direzione Generale Strategica dell’ASL Avellino si celasse un disegno preordito di precarizzazione del privato accreditato, dichiariamo sin d’ora che siamo pronti a mobilitarci con tutte le nostre forze ed in ogni direzione per tutelare il ruolo storico di concessionari di Servizio Pubblico attribuitoci da oltre quarant’anni dal SSR e che, come ben noto, è riuscito a garantire ai cittadini avellinesi ed irpini l’inalienabile diritto costituzionale ai LEA - Livelli Essenziali di Assistenza

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