Legambiente Valle Solofrana: "Cava Turci: un anno di ulteriori attese".
Non dimentichiamoci delle sorti del Monte Pergola e della Cava di Turci!
Lo scorso 20 giugno il verificatore nominato con ordinanza n. 749/2025 del 31/01/2025 del Consiglio di Stato avrebbe dovuto depositare una relazione in vista della decisione finale prevista per il 16 ottobre. Ma lo stesso Consiglio di Stato con ordinanza n. 3122/2025 accoglieva l’istanza con cui il verificatore chiedeva 60 giorni di proroga a decorrere dal 28 aprile 2025 data prevista per l’invio alle parti di una prima bozza di relazione. Restano, però, inderogabili le scadenze del 27 luglio, il termine per il deposito della relazione definitiva, e del 16 ottobre, data dell’udienza.
Ricordiamo che i quesiti principali posti al verificatore incaricato quello di accertare se effettivamente il progetto della ditta CAVE.MAR. srl oggetto del D.D. n. 51/2020 abbia o meno carattere “novativo” rispetto a quello considerato del precedente Decreto n. 50/2012 e in caso affermativo se lo stesso determinasse o meno un ampliamento della capacità estrattiva dell’area di cava, rispetto a quella già consentita. Molto più semplicemente se ci troviamo di fronte ad una attività che ha modificato le caratteristiche del precedente progetto del 2012. Altro aspetto da considerare è l’esistenza o meno di una interferenza delle attività estrattive con le risorse idriche presenti nell’area. Ricordiamo che attualmente si attende, a conclusione del ciclo di monitoraggio sulla qualità delle acque per la messa in funzione e il collegamento alla rete potabile cittadina del pozzo sito proprio nella zona di Turci.
Intanto come Legambiente dopo alcune richieste di accesso agli atti, la Regione Campania ha risposto indicando il 1° dicembre 2024, come data di scadenza del D.D. n. 52/2020, e che la ditta estrattiva ha inoltrato istanza di proroga allo stesso D.D. il 19/07/2024.
A nostro avviso diventa fondamentale la relazione del verificatore, soprattutto dopo il silenzio di un anno, dalla riunione dell’8 luglio dello scorso anno voluta dall’Amministrazione a cui fummo invitati e durante la quale le richieste avanzate alla proprietà della cava non hanno avuto mai risposta.
Non è solo controllare l’attività estrattiva, la vera questione è il risanamento e la visione futura di quest’area che contiene ricchezze storico artistiche e il Parco della Madonna della Neve.