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Alla riscoperta degli antichi sapori, di Solofra

Nasce circa quindici anni fa, sulle colline della frazione S.Andrea Apostolo in Solofra, l’azienda agricola l’Arciere, dai coniugi Michele e Pina Luciano.

I due con cura e dovizia, riportano in vita ettari di terreno abbandonati ai rovi o al mal costume di qualche viandante che “distrattamente” aveva dimenticato l’elettrodomestico in piena natura.

Lasciamo il centro di S.Andrea e dopo qualche centinaia di metri, in via Cigliano, giungiamo in fattoria dove siamo accolti festosamente dai cagnolini nati da poco e dove si respira un’aria amichevole e familiare.

I due fattori hanno sposato la tradizione contadina allevando, allo stato brado e in modo sincero, pochi bovini e diversi suini autoctoni: il maiale nero picentino.

Qui in fattoria gli animali sono liberi di muoversi sulle verdi colline, cibandosi di quello che la terra offre ad ogni stagione e Michele sceglie il momento opportuno per eseguire, con maestria, la macellazione e la trasformazione del prodotto fresco in prodotto alimentare.

Il processo di stagionatura dei salumi avviene nel pieno rispetto dei tempi più adeguati, senza nessun tipo di additivo chimico, consegnando un alimento succulento e genuino che riporta ai gloriosi sapori contadini. In particolare la sugna (il grasso estratto dai maiali) dopo essere passata nelle sapienti mani di Pina, rivive una seconda giovinezza e sembra che abbia benefici paragonabili all’olio d’oliva, col privilegio di ridurre il colesterolo cattivo.

L’augurio che ho rivolto ai fattori è di ampliare l’Arciere in fattoria didattica aperta a tutti i bambini, con un occhio di riguardo a quelli speciali, mediante l’inserimento della terapia con gli animali - pet-therapy (interventi assistiti con gli animali IAA, attività ludiche AAA, terapie assistite TAA) e di organizzare visite guidate tra i sentieri che conducono alle Fornaci e al Santuario della Castelluccia.

Il verde della conca Solofrana e la sua prestigiosa tradizione contadina sono un lascito

 indispensabile per il benessere e il futuro delle nuove generazioni. Non è un caso che questi valori (salute, ambiente e cultura), causa la clausura pandemica, sono tornati più che mai attuali.  L’invito che estendo ai cittadini è di sostenere deliziosamente tali iniziative e allo stesso tempo l’Amministrazione dovrebbe assicurare i tratti di viabilità stradale nei sobborghi del nostro paese. Tale impossibilità di raggiungere questi luoghi è stata una delle cause dell’estinzione delle vecchie fornaci della famiglia Russo, come ricordava il prof. Vincenzo D’Alessio nel docufilm “I Luoghi dell’Anima” del 2014.

 

nico d’alessio 2021

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