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Conferenza stampa FLC CGIL e Sentenza del GdL del Tribunale di Avellino

Intervento di Erika Picariello, Segretario Generale FLC CGIL

 

La FLC CGIL  tutela i lavoratori tutti, compresi i dirigenti scolastici come del resto tutela l’amministrazione in senso più generale. Pertanto questa conferenza stampa nn è stata convocata per sancire una posizione bellicosa a prescindere nei confronti dei datori di lavoro ma per fare chiarezza su un orientamento giurisprudenziale consolidato, oggi confermato anche dal G.d. L. del Tribunale di Avellino in merito all’art. 15 co 2. Scuola (tre giorni di permessi retribuiti per motivi familiari e personali)  con sentenza n. 688/2018 del 6.11.2018. 

 

I fatti. Un dirigente di un Liceo della nostra provincia ha opposto un diniego alla richiesta di permesso art. 15 co 2 CCNL Scuola opponendo  un diniego per ragioni organizzative non motivate in circostanza e adducendo una formulazione regolamentare che richiamava una petizione di principio. Nonostante una certificazione medica prodotta dal dipendente e comprovante lo stato di salute di un minore ha ritenuto di confermare il diniego e a fronte dell’impossibilità del dipendente di recarsi in sede ha avviato procedimento disciplinare conclusosi con una sanzione. Il G.d.L. gli ha dato torto.

 

Ciò ci consente una volta in più  ( e non è mai abbastanza dati taluni comportamenti ) di fare chiarezza sulla natura di questi permessi retribuiti, sul procedimento attraverso cui il lavoratore comunica il fatto che ne usufruirà e sulla presa d’atto della comunicazione da parte del dirigente scolastico che poi darà disposizioni organizzative conseguenti per l’erogazione del servizio. 

Ci preme sottolineare che non possono darsi spazi di opacità nell’eventuale diniego e che esso non può diventare né uno strumento di intimidazione, né di esercizio di potere, né di controllo laddove esorbita le prerogative datoriali. 

Se pur comprensibili, le molteplici difficoltà organizzative vanno affrontate altrove e non possono essere scaricate sui dipendenti rendendo di fatto inesigibile un diritto pienamente riconosciuto dal CCNL: peraltro non ci sono circolari o formule regolamentari che possano sovrapporsi, sovrastandolo, al CCNL.

 

La FLC CGIL ha esperito ogni strada per evitare un contenzioso presentando un esposto. Il documentato esposto inviato, reinviato e consegnato a mano al Direttore Regionale dell’USR Campania, dott.ssa Luisa Franzese e al CUG ( Comitato Unico di Garanzia ) nel maggio del 2017 (e date successive ) interroga profili di mancata tutela della lavoratrice madre, dinieghi L. 104/92 e art. 15 co 2, organizzazione del lavoro in difformità da quanto previsto dalla regolamentazione in vigore all’epoca (regolamentazione che oggi è collocata nel CCNL 2018 art.28) alla data odierna non è stato ancora preso in considerazione. 

 

Intervento di Giuseppe Barrasso, Legale CGIL

 

Esprimo soddisfazione per una sentenza del Tribunale di Avellino che ha riconosciuto il diritto ai tre giorni di permesso retribuito per motivi familiari evidenziando che in nessun modo il dirigente scolastico può impedire, limitare o solo ritardare l’esercizio di questo diritto. Si tratta della conferma di un indirizzo giurisprudenziale già consolidato oltre che di un orientamento dello stesso ARAN. La sentenza è ben motivata sotto il profilo giuridico e fattuale. 

 

Intervento della lavoratrice M. F. 

 

È stato un percorso lungo e intenso, soprattutto da un punto di vista psicologico, ma la FLC CGIL non ha mai mollato, è stata per me un supporto fondamentale. 

Abbiamo portato avanti quella che è una battaglia di fatto perchè è giusto che i diritti acquisiti vengano riconosciuti. 

Questa sentenza ci rende giustizia e ne sono orgogliosa. Siamo in attesa di altre risposte soprattutto in merito alla tutela della maternità. 

È un ambito che mi tocca molto, sono madre di tre figli, le donne sanno quanto sia difficile conciliare lavoro e famiglia, si parla tanto di tutela per le lavoratrici madri, abbiamo a disposizione molti strumenti normativi che ci supportano, ma poi, nella realtà, spesso non trovano applicazione, mortificando il lavoratore.

 Io sono fiduciosa perchè la FLC CGIL, con equilibrio e professionalità, ha dimostrato la validità del percorso intrapreso.

 

Intervento di Alessandro Rapezzi, Segretario Generale FLC CGIL Campania

 

Questi episodi complicano la vita delle scuole generando una ricaduta anche sull’ambito pedagogico-didattico. 

Se i rapporti tra le varie figure professionali sono tesi viene meno la precondizione affinché la comunità scolastica esprime il suo potenziale. Far rispettare il CCNL vigente è garanzia di miglior qualità del lavoro e del raggiungimento degli obiettivi previsti dal servizio pubblico di istruzione. La conciliazione della vita personale e familiare con quella lavorativa è una dei presupposti del benessere organizzativo nei luoghi di lavoro. 

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