Alluvioni e devastazioni . De Lieto (li.si.po.), sia riconosciuta lo stato di “calamità naturale”
Larga parte del nostro territorio nazionale, con cadenza sempre più ravvicinata, si piega di fronte ad eventi climatici violenti ed improvvisi e cede all’urto della pioggia battente: ostruzione di corsi d’acqua, smottamenti, frane, provocano danni ingenti e mettono a rischio la vita dei cittadini. Questo è lo scenario che anche in questi giorni, si è presentato nelle località italiane, colpite dal fenomeno alluvionale – così ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - La Sicilia ha pagato il tributo più alto in termini di vittime. Ingenti danni anche in Veneto ed in alte parti d’Italia. Con il passare degli anni, si accentuano fenomeni atmosferici sconosciuti sino a qualche decennio fa sul nostro territorio nazionale. E naturalmente, dopo ogni disastro, nel “bel Paese”, si cerca di individuare responsabilità, vere o presunte ed ovviamente, c’è uno ”scaricabarile” degno dei peggiori esempi. La verità, a giudizio del LI.SI.PO., appare evidente ed è conseguenza di noncuranza e di cementificazione scriteriata e selvaggia, dalla distruzione dei boschi, da opere inutili, da nessuna cura dei corsi d’acqua, ad iniziare dalla pulizia dei letti di fiumi e ruscelli. A nostro avviso servono immediati interventi, come un piano per il controllo di tutti i corsi d’acqua e delle aree a rischio, che porti alla messa in sicurezza del territorio. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha sottolineato de Lieto – chiede che in tutti i casi di disastro ambientale, sia riconosciuto, a tutti i territori colpiti, lo stato di “calamità naturale”, anche per erogare, rapidamente, aiuti economici a tutti coloro che hanno subito danni, dai disastri naturali. I disastri vanno prevenuti – ha concluso il Segretario del LI.SI.PO. - e l’unico sistema è la cura ed il rispetto del territorio, se manca tutto gli accadimenti sono destinati a ripetersi.
Antonio Curci