Solofra. A sistemare le panchine di Sant’Andrea ci pensano le donne: …W le donne!
La piazza della chiesa di Sant’Andrea, quella con i famosi 3 tigli, composta ora (purtroppo!) da un solo tiglio antico e da due più giovani, ospita diverse robuste panchine che prima erano posizionate sulla piazzetta della vecchia scuola elementare, che, per decenni, hanno gloriosamente espletato la loro funzione resistendo alle intemperie ed a qualche bulletto. Una di esse, però, proprio non c’è l’ha fatta ed è collassata da oltre un anno: …si è letteralmente sgretolata, mostrando, oltre agli anni, anche il suo decadente scheletro metallico.
Più di un anno fa, avevo chiesto al sindaco Vignola – in visita a Sant’Andrea - di sostituirla o quanto meno di eliminarla: l’amministrazione dice sempre che non ha soldi, …e noi ci accontentiamo di poco. Il sindaco, per la verità aveva anche dato ordine ad un suo collaboratore di provvedere tempestivamente. Ma è passato più di un anno e nessuno si è occupato di quella panchina, facendo fare anche una brutta figura al sindaco…
Qualche settimana fa, ho segnalato la necessità risistemare le panchine della piazza – posizionandole all’ombra dei tigli – e di sostituire o eliminare la panchina sgretolata a Marilù, la dr.ssa Maria Luisa Guacci, (anch’essa in visita a Sant’Andrea), che, al di là del ruolo rivestito nell’amministrazione, ha preso un personale impegno a provvedere alla bisogna. Lo stesso impegno ha preso domenica 17 giugno anche Maria, la dr.ssa Mariangela Vietri, che a Sant’Andrea ci vive.
Per la verità ci speravo poco, ma nella mattinata di oggi, martedì 9 giugno, le panchine sono state risistemate in maniera più funzionale a consentire il godimento dell’ombra dei tigli e la panchina sgretolata è stata eliminata, ma sarà presto sostituita da una nuova panchina. L’impegno preso dalle donne - da Maria e da Marilù – è stato rispettato in tempi ragionevoli, perciò W le donne che mantengono gli impegni!
Tempo fa (http://www.solofraoggi.it/Views/pgnViewArt.aspx?art=S01_ARTCL_3118), a novembre 2014, mi sono chiesto se erano maturi i tempi per una “Sindaca” o, se volete, per una donna Sindaco.
I dubbi sono improvvisamente svaniti quando ho pensato a mia madre e a tantissime altre madri che, da sempre, sono state e sono la spina dorsale delle famiglie, che amministrano risorse e programmano spese con equilibrio e lungimiranza nel rispetto di precise scale di valori.
A giudicare dall’impegno personale profuso da Marilù e da Maria, forse è proprio giunto il momento di avere una classe dirigente tutta al femminile alla guida della Città, ivi compresa la carica di Sindaco: W le donne che si impegnano per la città.
mariomartucci