Truffe. De Lieto (li.si.po.), un plauso alle forze di polizia
Ancora una presunta truffa su vasta scala, ai danni di anziani. Questa volta l’epicentro di azioni truffaldine, sarebbe localizzato, in provincia di Frosinone. Gli attori protagonisti di questa odiosa farsa, sarebbero falsi avvocati e falsi Agenti, residenti nel napoletano. Per assicurare i presunti responsabili di queste truffe, alla giustizia, personale della Squadra Mobile e dell’Arma dei Carabinieri, di Frosinone, si sono recati a Napoli. Quello delle truffe ai danni di anziani – ha commentato il Presidente nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - sono episodi realizzati, con tecniche, spesso fotocopie, una dell’altra, da individui scaltri, pronti a recepire ogni segnale di debolezza da parte dell’anziano e con collaudate tecniche ed in collaborazione con un secondo o terzo truffatore, con i sistemi più vari, riescono a mettere a segno i loro colpi, sottraendo alla vittime, quanto più possibile, spesso entrando nelle case, conquistando, rapidamente, la fiducia degli anziani. Da tempo, oramai, vi è una campagna permanente di “allerta” rivolta agli anziani, proprio in materia di “truffe”, ma nonostante questo, vi sono ancora, quotidianamente truffe che vedono come vittime, proprio gli anziani. Evidentemente nonostante che la truffa di cui l’anziano sta per essere vittima, assomigli ad altre vicende simili, abbondantemente pubblicizza dagli organi di informazione, sono sempre in tanti, quelli che vengono ingannati da persone senza scrupoli, ben addestrate nell’arte del convincere persone che per età avanzata, malattie o altro, si lasciano convincere e cadono vittime di truffatori seriali. Il reato di “truffa” , a giudizio del Libero Sindacato di Polizia – ha continuato de Lieto - viene poco considerato ai fini dell’impatto negativo sulla società, ma rappresenta una pesante turbativa e, molto spesso un danno enorme, per la vittima. Per persone che hanno appena ritirato una pensione dall’importo modestissimo, una truffa che lo privi di quella modestissima somma, rappresenterebbe un dramma. Elevare le pena per il reato di truffa – ha concluso il leader del LI.SI.PO. - e maggiore impegno da parte degli Assistenti Sociali e delle Forse di Polizia, per informare approfonditamente i cittadini a “rischio truffa”, sul come difendersi dai truffatori.
Antonio Curci