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Dalla Puglia a San Potito Ultra, c’è voglia di castagna made in Irpinia

Richieste anche da fuori provincia per partecipare alla manifestazione in programma dal 14 al 16 ottobre

In primo piano le prelibatezze enogastronomiche e le eccellenze culturali del territorio

 

Richieste dalla Puglia, in particolare dal Salento, e dalla Basilicata. La ventesima sagra del cinghiale e della castagna quest’anno sembra attirare maggiore attenzione. Ma San Potito UItra, piccolo borgo in provincia di Avellino, non si lascerà trovare impreparato ed ha già allestito apposite aree sosta, aree camper ed ha diramato notizie utili sulla presenza di strutture ricettive nella zona. Tutto studiato nei minimi dettagli dal Comitato festa Maria S.S., guidato dal parroco Don Antonio Paradiso, in collaborazione con il Comune ed il sindaco Francesco Iandoli e la Protezione Civile del responsabile Felice Preziosi. L’evento quest’anno abbinerà enogastronomia e cultura, territorio, tradizioni e paesaggio. Infatti, in occasione della kermesse che avrà inizio venerdì 14 ottobre, per concludersi domenica 16, sarà aperta per la prima volta al pubblico l’antica ramiera di San Potito oggi ristrutturata, simbolo del tempo in cui le industrie del rame e del ferro erano fiorenti e quelle tessili erano all'avanguardia, importante opera di ingegneria idraulica di Nicola Salvi. Durante la sagra sarà possibile anche visitare, grazie all’ausilio di guide e di esperti, il piccolo borgo irpino di San Potito Ultra, il suo museo del lavoro e le sue chiese; su prenotazione si potrà visitare il laboratorio caseario, l’azienda di apicultura e la Nazzaro Fruits azienda che si occupa della lavorazione delle castagne. Saranno inoltre organizzate passeggiate ecologiche nei sentieri di campagna del paese, per scoprire la bellezza della campagna irpina. Più di una semplice sagra, quindi. Ovviamente, però, non mancheranno i piatti tipici a base di cinghiale e di castagne, con la tradizionale brace di maiale e cinghiale a base di salsicce, cotechini e costolette; si potranno degustare scialatielli al sugo di cinghiale e scialatielli salsicce e zucca, la tradizionale zuppa di castagne e fagioli, e le tradizionali caldarroste, dolci a base di castagna tra cui il famoso tronchetto da guiness, accompagnati da ottimo vino e buona musica popolare. Le massaie del posto sono già al lavoro da diversi giorni e saranno tra le protagoniste assolute della manifestazione, il cui ricavato serve a finanziare le iniziative che si terranno in occasione della festa patronale dell’8 settembre. “Chi verrà a San Potito Ultra – ricordano il sindaco e gli altri componenti del Comitato, tra cui Claudio Nazzaro ed Antonio Colella – respirerà aria di famiglia, perché troverà una comunità affiatata, laboriosa e intenta a perseguire obiettivi comuni”. Sarà proiettato anche un video di Maria Beatrice Cataldo ed è prevista l’esposizione e la vendita di prodotti artigianali del posto.

 

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