“Antica conceria 1860/ 1960” di Felice Giliberti, un volume prezioso
In tempi di crisi del Distretto Conciario, sembrerebbe paradossale approfondire i complessi profili dell’arte conciaria solofrana.
Senonchè, la prima impressione è destinata a lasciare il passo, di fronte ad una meditata lettura del volumetto intitolato “Antica Conceria 1860-1960”, scritto dal cultore Felice Giliberti e ben curato da Raffaele Vignola, autore anche di una breve ma significativa prefazione, laddove viene sottolineato il “ legame funzionale tra due realtà in fieri: quella agro - pastorale e quella conciaria”.
Il suddetto volume, articolato in cinque capitoli,si fa apprezzare per la precisione tecnica ,che nulla osta, però, ad un linguaggio accessibile a tutti, il che rappresenta una dote di non facile riscontro nel panorama editoriale.
A sostegno di quanto sopra, vale la pena sottolineare la presenza di alcuni nominativi di aziende storiche nonché l’appendice di termini dialettali del settore.
Dulcis in fundo, l’apparato iconografico - didascalico disegna, per così dire, un quadro completo a disposizione degli altri cultori e, più in generale, della Comunità, in quanto il futuro di una società non può prescindere dalla sintesi con il passato, soprattutto se
quest’ultimo è glorioso, come nel caso dell’arte conciaria.
Nunzio Antonio Repole