Com’era verde la valle solofrana, soffocata, oggi, da cemento, sterpaglie e rovi
Durante il mese di agosto, è bello passeggiare per i sentieri montani dei “Picentini”, che attorniano, in parte, la valle solofrana, solcata dai valloni e dalle numerose sorgenti il località “ Bocche”.
Solofra ha una caratteristica che pochi paesi hanno, cioè passare, con facilità, dalla pianura in collina e montagna in un batter d’occhio, senza che il viandante se ne accorga.
Il poeta primicerio Carmine Troisi, con i suoi versi ha tanto decantato le bellezze del suo paese nativo, negli anni ‘40. Sicuramente, il lettore delle opere del Troisi rimarrà esterrefatto per come i nostri amministratori hanno trasformato, in negativo, la valle conciaria.
Oggi, il viandante non riesce, più, a distinguere tra i sentieri mpontani e le strade solofrane. Difatti, come si rileva dalla foto, la strada che conduce alla località “ Pastena” è ostruita da sterpaglie e rovi, presenti sui predetti sentieri.
Non ci stancheremo, mai, di sottolineare lo stato di abbandono del nostro paese, perché, a differenza di chi ha la possibilità di andare al mare, tanti solofrani, specialmente, in questo periodo di crisi, non possono refrigerarsi altrove.
Quindi, è dovere degli amministratori curare e tenere a regola d’arte le località amene di Solofra, soprattutto, le strade, sempre in sinergia con l’ educazione dei cittadini.