Un incontro toccante
Con la fine delle celebrazioni del quindicennale del gruppo scout AGESCI Monteforte Irpino 1 è giusto tracciare un bilancio dell’attività, giunta a conclusione di un anno associativo formativo e stimolante, forse più di altri, ma certamente impegnativo per i nostri ragazzi. Il convegno della mattina del 2 giugno sulle potenzialità dello scoutismo ha rappresentato l’inizio formale della due giorni e l’introduzione a ciò che è seguito. A conclusione di questo è iniziata infatti la vera festa, con la mostra di foto e ricordi del nostro cammino, presso alcuni locali di Piazza Umberto I. Tante le persone accorse: scout, ex scout, genitori, curiosi, volti gioiosi e divertiti in preda ai ricordi del passato. Con il trasferimento sulla struttura parrocchiale “La Mia Oasi” il gruppo ha poi pranzato insieme ad amici e genitori e, nel pomeriggio, ha vissuto un momento intenso con vari ex iscritti al gruppo che hanno raccontato la propria esperienza. E’ stato un incontro toccante: la condivisione dei ragazzi attuali con chi, in anni differenti, ha abbracciato il gruppo è servita a rimarcare che i valori dello scoutismo uniscono indipendentemente dall’età e dal momento storico. Nella stessa occasione il gruppo ha ricordato Emanuela Grimaldi, che nella prima metà degli anni ’90 è stata capo nel gruppo parrocchiale dei Giovani Esploratori, viatico per lo scoutismo a Monteforte. Emanuela, prematuramente scomparsa nel 1995, è stata protagonista degli albori della nostra esperienza; era pertanto doveroso ricordarla insieme ai suoi genitori, ai quali è stata consegnata una foto che la ritrae nel primissimo campo estivo, svoltosi a Taurano nel 1994 con soli 8 ragazzi. A tali incontri è seguita la presentazione del Clan Eos del capitolo sul dissesto idrogeologico a Monteforte. Dopo aver spiegato le motivazioni che hanno spinto i ragazzi a occuparsi di tale argomento e tutte le attività da essi realizzati uscite, foto, inchieste, incontri con gli esperti- è stata informalmente presentata una brochure sul tema, contenente informazioni circa cause ed effetti del dissesto e le strategie dell’amministrazione comunale, contenute nel Piano di Protezione Civile vigente. Tale brochure verrà terminata e poi stampata e distribuita alle famiglie montefortesi con tempi e modalità da stabilire a breve. La sera si è cenato con i genitori, che ci hanno poi salutato per consentire lo svolgimento di un breve ma sentito momento di riflessione e di condivisione intorno al classico fuoco di bivacco. Al termine della lunga giornata il gruppo ha infine pernottato sulla sede del reparto. Il 3 giugno la giornata è iniziata con la messa, da noi animata, alla quale hanno partecipato genitori, altri scout irpini, ex iscritti, amici. La mattinata è proseguita con la riapertura della mostra di foto e ricordi e la chiusura al traffico di Piazza Umberto I, utilizzata come campo per giochi organizzati dai ragazzi e dell’associazione Don Tonino Bello per la promozione del progetto “Volonturiamo”. Alle 12,30, infine, il taglio della torta e tutti a casa. Non si può non essere contenti di questa due giorni di festa; senza retorica, tutto infatti è andato come avrebbe dovuto. Certamente vari errori di valutazione e di metodo sono stati fatti, ma non sono né risultati decisivi né hanno minato allo svolgimento delle attività; anzi, se ne farà tesoro per tendere sempre al meglio. Tante sono le persone da ringraziare: il parroco don Antonio Testa per gli spazi, il materiale e la partecipazione; i partecipanti al convegno; tutti gli ex iscritti che, a loro modo, hanno partecipato all’iniziativa e quelli fuori provincia che hanno manifestato la loro vicinanza virtuale; i fratelli e le sorelle scout che hanno partecipato alla nostra iniziativa, con una menzione particolare per i gruppi Avellino 1 e Solofra 1; i genitori che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione della giornata; l’associazione Don Tonino Bello e i responsabili del progetto “Volonturiamo”; le associazioni di Monteforte che hanno partecipato all’evento; l’amministrazione comunale per la concessione degli spazi e la partecipazione; coloro che hanno contribuito con il proprio sapere a fornire informazioni e conoscenze sul dissesto idrogeologico al Clan Eos; quelli che hanno prestato materiale per lo svolgimento di Piazza Senza Frontiere lo scorso 12 maggio, prodromo di queste ultime attività; chi, in base ai propri tempi e modi, ci è stato vicino in questo periodo. Il messaggio è passato: l'associazione è presente sul territorio e vuole essere protagonista con e per Monteforte. Non interessa la tessera di partito, la simpatia o il reddito: interessa l'idea, lo spirito di condivisione, le forze da mettere in gioco. E’ stato lanciato un desiderio speranzoso, senza retorica, per un paese diverso e per la cittadinanza attiva. Chiunque voglia, sa dove trovarci: gioca, non stare a guardare.