Solofra. “Mille idee” ancora per qualche giorno.
È una rassegna multiforme quella che vi invitiamo a visitare durante queste feste natalizie, perché vi sono opere diverse tra loro che dimostrano la varietà del Collettivo Art24, una “comune” formata sia da giovani che da maturi artisti solofrani.
Visitando la mostra scoprirete una Solofra che non è né realistica né immaginaria, ma trasfigurata, dove ogni volto è un viaggio dentro l’uomo, ogni paesaggio un enigma e ogni struttura un archetipo.
L’esposizione tenta di svelare il volto nascosto della città in un viaggio artistico, storico e spirituale di una Solofra che sfugge agli occhi e parla all’anima.
C’è da dire che il variegato mondo di idee (appunto Mille!) che questi artisti mettono in vetrina spazia moltissimo, e offrono un ventaglio di creatività davvero interessante.
Si va dalla problematicità della pittura simbolica e satirica di Lello Bonadies, fatta di provocazioni proprie di un cronista sociale, alla suggestiva visione psichedelica, ai nascosti serbatoi del subconscio, ai paesaggi psichici di Gerardo Russo, che osa plasmare immagini come segnali di un altrove mentale, offrendo una poetica dell’invisibile.
E poi dai dubbi esistenziali nascosti nelle trame oscure della pittura profonda di Vanessa Ruggiero, alla raffinata grafica in 3D di Francesco D’Urso, fino a catapultarci nel Rinascimento più abbagliante di don Bartolomeo De Filippis che con la sua Sibilla Eritrea ci consegna un accento di classicismo spirituale e contemporaneamente omaggia il nostro poeta salernitano Alfonso Gatto.
E ancora, dal poster fumettistico di Agostino De Maio, che si interroga su un mondo inaspettato pieno di scoperte senza precedenti, frutto di un lavoro di squadra intento a portare in vita la visione di una o più persone, alla soave pelle bianca con stampata “La concia secondo Fortunato Depero”, futurista della prima ora, presentata dalla Fondazione De Chiara De Maio.
La Solofra degli artisti contemporanei è qui rappresentata da giovani talenti che trovano spazio grazie ai rappresentanti del Collettivo Art24.
Questi, pittori e illustratori reinterpretano la città alla luce di una visione magica della realtà. Ogni opera è una chiave: per accedere al sogno, al dubbio, alla memoria.
Entrando nella sede dell’Azione Cattolica in via Gregorio Ronca, dove si tiene la mostra, si incontrano 10 dipinti, 20 grafiche, 2 sculture, 2 installazioni, 7 poesie (eh sì, ci sono anche poeti), 3 recensioni molto importanti, e in più materiale pubblicistico di precedenti esposizioni a Solofra e fuori dai confini del nostro paese.
Insomma, crediamo valga la pena fare un giro tra le sale della mostra.
Qui, attraverso l’arte, il Collettivo Art24 racconta Solofra come una città che parla ancora, che sogna, che cerca senso, e che è anche specchio di chi la abita.