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Incidenti stradali in aumento: Avellino tra le province peggiori

L’Aci Avellino lancia l’allarme e rafforza l’impegno per la sicurezza.

Ad Avellino e in provincia, nel 2024 si sono registrati 632 incidenti stradali, che hanno causato 25 morti e 933 feriti. Si tratta di un aumento significativo rispetto all’anno precedente, quando gli incidenti erano stati 526, con un bilancio di 21 vittime e 788 feriti.

 

Tra i comuni dell’Irpinia, quello con il maggior numero di incidenti stradali è Avellino, che ha registrato 133 sinistri e 174 feriti. 

Un dato particolarmente rilevante riguarda Mirabella Eclano, che pur registrando “solo” 20 incidenti, ha contato ben 5 morti e 33 feriti, distinguendosi per l’alto tasso di mortalità rispetto agli altri comuni. 

Seguono: 

Ariano Irpino, con 56 incidenti e 75 feriti;

Montoro, con 33 incidenti, 1 morto e 51 feriti;

Grottaminarda, con 30 incidenti e 49 feriti;

Mercogliano, con 26 incidenti e 34 feriti;

Solofra, con 19 incidenti e 27 feriti;

Atripalda, con 17 incidenti, 1 morto e 25 feriti;

Monteforte Irpino, con 15 incidenti, 1 morto e 28 feriti.

 

La provincia di Avellino risulta, insieme a Sassari e Oristano, tra quelle più lontane dal raggiungimento dell’obiettivo europeo di dimezzare il numero di vittime della strada rispetto al 2019. In queste tre province, infatti, si è registrato un incremento percentuale delle vittime, in netta controtendenza rispetto al target fissato per il 2030.

 

Tra le regioni, la Campania ha registrato il maggior aumento di vittime della strada in valori assoluti, con 41 decessi in più rispetto al 2019. Incrementi significativi si sono verificati anche in Umbria e Friuli Venezia Giulia, entrambe con 17 vittime in più. 

 

In seguito alla diffusione dei dati ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale, pubblicati il 14 ottobre, l’Automobile Club Avellino esprime preoccupazione per l’andamento negativo registrato sul territorio provinciale.

 

Il Presidente dell’Automobile Club Avellino, Stefano Lombardi, ha così commentato:

“I dati rendicontati rappresentano un quadro negativo sia nell’ambito della nostra Regione che nell’ambito della nostra Provincia; infatti, Avellino è tra le tre province che hanno registrato il maggior incremento percentuale, rispetto al 2019 e che si allontanano dal target europeo di dimezzamento del numero delle vittime vs 2019. Serve una risposta pronta e univoca da parte di tutte le Istituzioni; l’Automobile Club Avellino continuerà, con rinnovato impegno e vigore, la propria giornaliera opera di sensibilizzazione ed istruzione, nel convincimento che l’incidentalità stradale non è una conseguenza anomala della libera circolazione ma l’effetto e la conseguenza di “comportamenti non corretti alla guida dei veicoli”.

L’Automobile Club Avellino pertanto, continuerà a realizzare, in collaborazione con le scuole, corsi di educazione stradale e campagne dedicate affinché si sviluppi una sensibilità sempre maggiore verso il tema della sicurezza stradale e della prevenzione.

 

L’Automobile Club Avellino rinnova quindi il proprio impegno a favore della cultura della sicurezza stradale, sottolineando l’importanza della prevenzione e della formazione, soprattutto tra i più giovani, per ridurre il numero di incidenti e vittime sulle strade.



I dati nazionali 

ACI-ISTAT: GLI INCIDENTI STRADALI 2024

NELLE 107 PROVINCE ITALIANE

 

Stabili le vittime (-0,3%)

in aumento incidenti (+4,1%) e feriti (+4,1%)

 

173.364 INCIDENTI (475 al giorno) - 3.030 MORTI (8,3/g.) 

233.853 FERITI (641/g.)

 

VITTIME 

(Valori assoluti)

incremento maggiore 

NAPOLI (+23), CREMONA (+16), UDINE (+14)

diminuzione maggiore:

MILANO (-30), VENEZIA E BOLOGNA (-29), ROMA (-27)

 

INDICE MORTALITÀ

più del doppio della media nazionale: 17,5 (numero morti ogni 1000 incidenti)

SUD SARDEGNA, NUORO, RIETI, CATANZARO, ASTI, AVELLINO, POTENZA, FOGGIA, CASERTA, L’AQUILA E COSENZA

INFERIORE A 10 MORTI OGNI 1.000 INCIDENTI (INCIDENTI MENO GRAVI):

VERBANO CUSIO OSSOLA, GENOVA, MILANO, MONZA BRIANZA, GORIZIA

 

MOBILITÀ DOLCE 

(Le differenze percentuali sono calcolate in rapporto al 2023)

MONOPATTINI: 3.895 INCIDENTI, 23 MORTI (+9,5%)

BICICLETTE TRADIZIONALI: 15.237 INCIDENTI, 165 MORTI (-19,1%)

BICICLETTE ELETTRICHE: 1.767 INCIDENTI, 20 MORTI (+66,7%)

PEDONI: 19.763 INCIDENTI, 470 MORTI (-3,1%)



Nel 2024, come riportato nei dati pubblicati il 25 luglio scorso, sulle strade italiane si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone (166.525 nel 2023, +4,1%; 172.183 nel 2019, +0,7%), che hanno causato 3.030 decessi (3.039 nel 2023 -0,3%; 3.173 nel 2019, -4,5%) e 233.853 feriti (224.634 nel 2023, +4,1%; 241.384 nel 2019, -3,1%). In media, rispettivamente, 475 incidenti, 8,3 morti e 641 feriti ogni giorno.

 

A livello provinciale rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) - 44 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 55, invece, tale numero è diminuito. In 8 Province, infine, il numero dei morti è rimasto stabile. In Italia, infine, nel 2024, la riduzione delle vittime rispetto al 2019 è ancora contenuta e pari al 4,5%.

 

Province: raggiunto obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti): 

Verbano Cusio Ossola, Campobasso, Gorizia

Nel 2024, le tre province in cui è stato già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019, sono Verbano-Cusio Ossola, Campobasso e Gorizia. 

 

Province: lontano obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti): 

Avellino, Sassari, Oristano

Le province che hanno registrato il maggior incremento percentuale, sempre rispetto al 2019 e che si allontanano dal target europeo, sono, invece, Avellino, Sassari e Oristano.

 

Province: diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): 

Milano (-30), Venezia e Bologna (-29), Roma (-27)

Milano (-30 morti), Venezia e Bologna (-29), Roma (-27) sono state le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa - in valori assoluti - del numero dei morti.

 

Province: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): 

Napoli (+23), Cremona (+16), Udine (+14)

Napoli (+23 morti), Cremona (+16) e Udine (+14) sono state le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori - in valori assoluti - di decessi sulle strade. Sassari, Sud Sardegna e Cagliari, invece, fanno della Sardegna la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+42).

 

Regioni: diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): 

Veneto (-40), Lazio (-27), Marche (-17)

Le Regioni con la più alta diminuzione - in valori assoluti – dei decessi sono state Veneto (-40), Lazio (-27) e Marche (-17).

 

Regioni: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): 

Campania (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17)

Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Campania, (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17).

 

Indice di mortalità: in 11 Province, più del doppio rispetto al valore medio nazionale

In 11 province, l’indice di mortalità (morti per 1000 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (17,5). Le situazioni più critiche in Sud Sardegna (59,6) e Nuoro (51,4). 

Verbano Cusio Ossola, Genova, Milano Monza Brianza e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore a 10 morti ogni 1000 incidenti.

 

Mobilità dolce: le vittime aumentano nel 2024 per i conducenti di biciclette elettriche (+66,7%) e monopattini (+9,5%), in calo biciclette tradizionali (-19,1%) e pedoni (-3,1%)

Nel corso del 2024, sono deceduti 470 pedoni (-3,1%), 185 ciclisti (-12,7%,) – di cui 20 su bici elettrica (+66,7%) – e 23 conducenti di monopattino (+9,5%).

Nella provincia di Roma è stato rilevato il più alto numero di pedoni morti (65; -8,5% rispetto al 2023), seguita da Napoli (24; +9,1%) e Milano (23; -11,5%). Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (15; +36,4%), seguono Treviso (7; stabile) e Caserta (7; +16,7%). Dei 23 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 nelle Province di Roma, Milano, Bari, Catania, Ragusa.









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