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La vita conciaria solofrana nel film “Luce”

La vita conciaria solofrana è stata trasportata col film “Luce” sul grande schermo cinematografico. I due registi (che hanno curato il soggetto e la sceneggiatura), Silvia Luzi e Luca Bellino, hanno iniziato le riprese (durate ben cinque settimane) il 16 gennaio dello scorso anno. L’attrice, protagonista della storia, Marianna Fontana, ha potuto apprendere il dialetto solofrano grazie all’attore-regista locale Enzo Marangelo. La storia tratta di una giovane donna (nel film non ha un nome) che vive la sua vita calma, ma introversa, lavorando le pelli presso un’azienda conciaria in un paese “chiuso dai monti”. Nella solita routine, fatta di rumori, sguardi ed altro, cerca la sua libertà o meglio un qualcosa che possa stravolgere la sua esistenza. E la troverà. Il duo Luzi-Bellino ha attuato con abilità il mix realtà e finzione grazie pure ad “una sceneggiatura riscritta giorno per giorno, luoghi veri, persone reali, riprese in sequenza, una recitazione che non è finzione ma messa in scena di se stessi”. Del cast fanno parte Tommaso Ragno (la voce nel film), Luigi Bignone, Monica Abignano, Roberta Grimaldi e Luigina Curcio. Il film “Luce” (durata di 95 minuti) è stato presentato presso il Circolo della Stampa di Avellino il 4 dicembre scorso ed il giorno seguente proiettato al Partenio. Presenti all’evento i registi, l’attrice, la direttrice artistica del “Laceno d’Oro”, M. Vittoria Pellecchia, oltre al sindaco di Solofra, Nicola Moretti, ed il delegato allo Spettacolo, Vincenzo Penna. Da gennaio il film sarà presente in tutte le sale cinematografiche italiane. Come “evento speciale” è stato presentato alla 19^ Festa del Cinema di Roma ed è in concorso al 77° Locarno Film Festival. E’ stato prodotto da Boker Film, Stemal Entertainment e Rai Cinema.

 

D.G.

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