Criticità Pronto Soccorso di Avellino. Richiesta al prefetto di Avellino
Richiesta urgente risoluzione criticità accessibilità cure emergenza urgenza pronto soccorso Azienda Ospedaliera Moscati Avellino causa sovraffollamento.
Da angela.marcarelli <angela.marcarelli@pec.it>
A prefettura avellino <protocollo.prefav@pec.interno.it>
Cc cittadinanzattiva.campania <dttadinanzattiva.campania@pec.it> Data martedì 4 ottobre 2022 - 12:33
Pregiatissimo Sig.Prefetto Vogliamo sempre continuare a credere alla sua Autorità ed Autorevolezza a tutela del soddisfacimento in modo dignitoso della risposta al bisogno della salute del cittadini del territorio provinciale di cui Lei è espressione dello stato a livello periferico. Per questa ragione la sottoscritta, quale rappresentante del Tribunale per i Diritti del Malato di Avellino, ancora una volta è costretta a ricorrere alla S.V. per tentare di risolvere l'attuale criticità dell'accessibilità alle cure di emergenza urgenza al Pronto Soccorso dell'Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino. Signor Prefetto data l'ultima sequela del consiglio comunale di ieri tenuto presso il Comune di Avellino il suo intervento di Coordinamento degli organismi preposti non è più rinviabile perchè il problema del sovraffollamento è sempre attuale con tutto quello che ne consegue che annulla la dignità umana dei pazienti. Il Presidente della Regione ha sempre invocato la possibilità dell'intervento dei NAS che per ragioni di criticità della sicurezza del presidio Ospedaliero di Solofra per cui ne ha disposto la parziale chiusura e la soppressione del <Pronto soccorso mentre mai si è preoccupato del sovraffollamento e delle condizioni di permanenza dei pazienti del PS. dell'Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino. Non voglio ripetere le condizioni ed i tempi di permanenza del pazienti ammassati nel locale comune dell'area di emergenza urgenza che sono ampiamente conosciuti e riconosciuti da tutti anche dalle stesse istituzioni sanitarie e che per analogia si possono ragionevolmente paragonare , per diversi alcuni aspetti, ai casi di alcune RSA del territorio provinciale di qualche decennio fa quando i Nas insieme alle Autorità di allora per ripristinare il minimo di umanità nell'assistenza e cura, senza alcuna esitazione, trasferirono diversi pazienti in altre idonee strutture sanitarie. Noi come Tribunale per i diritti del Malato da anni abbiamo rappresentato questa situazione critica giungendo pure a chiedere alla S.V. di intervenire per trasferire i pazienti non gestibili in sicurezza nel ps del Moscati a causa del perenne sovraffollamento. Purtroppo non abbiamo avuto mai un riscontro di un concreto interessamento delle istituzioni preposte per la risoluzione di tale grave criticità. Spesso abbiamo registrato sequele di duetti giornalistici che hanno senza alcun fine teso ad onorare i rispettivi poteri delle istituzioni preposte per superare la problematica. Ancora ieri, senza voler enfatizzare, abbiamo assistito ad un consiglio comunale presso il comune di Avellino sulle criticità dovute al sovraffollamento del P.S. del Moscati al quale I Direttori Generali del Moscati e dell'ASL non si sono nemmeno presentati. Il primo, secondo le notizie di stampa, avrebbe preannunciato una nota informativa mentre il Direttore Generale dell'ASL avrebbe convocato la Conferenza dei Sindaci dell'ASL per il prossimo 18 ottobre 2022 su temi che poco o nulla hanno a che fare con le gravi criticità di accesso ai servizi di emergenza urgenza presso il PS. del Moscati: l'ordine del giorno tratterebbe un incontro per la conoscenza dei amministratori neo eletti per una futura collaborazione nell'organizzazione del servizi sanitari. Questo ultimo duetto non promette nulla di buono rispetto alla risoluzione del problema del sovraffollamento del P.S, del Moscati, un problema che per la sua attuale e grave permanenza deve essere risolto possibilmente da domani. Gli elementi che soddisfano l'inderogabilità del Suo Autorevole intervento di Coordinamento ci sono tutti. Gli organismi sembrano da diversi anni impantanati da un inspiegabile ostacolo ad un sereno e proficuo confronto istituzionale. Si è arrivati al paradosso che il Direttore dell'ASL prima non si presenta alla riunione del consiglio comunale di Avellino e poi nella stessa giornata convoca la Conferenza dei Sindaci per discutere altre tematiche rispetto a
quella della priorità del sovraffollamento del PS del Moscati, quasi a dimostrare di non avere alcun interesse su questa contingente problematica. Sembra che il problema sia rilegato ad Avellino e nessuno tiene conto che esso oltre a riguardare l'intera provincia è anche interprovinciale in quanto il Moscati, Dea di II livello, per diverse specialità e complessità di cura copre anche il territorio della Provincia di Benevento proprio nella sua organizzazione di Rete Ospedaliera Regionale. E allora il problema, essendo almeno di livello Provinciale, nemmeno la Conferenza dei Sindaci dell'ASL di Avellino, sebbene invitata e pure diffidata insieme al Sindaco di Avellino qualche mese fa da questo Tribunale per i Diritti del Malato, non sembra aver preso alcuna iniziativa fermo restando le reiterate riunioni del consiglio comunale della città di Avellino sempre disertate dalle massime espressioni sanitarie della Provincia. Da qui si invoca, in modo forte, una azione di Coordinamento della S.V. perchè da domani i pazienti che sono ammassati nel locale comune dell'area di emergenza urgenza del P.S. del Moscati e versano in condizioni di attese disumane e senza la possibilità di essere gestiti in sicurezza per
10 spropositato numero rispetto al personale disponibile , alla capienza degli ambienti e alla vocazione specifica di un Pronto Soccorso vengano ad horas trasferiti in altre idonee strutture sanitarie provinciali o interprovinciali. E' inutile ripetere, come più volte segnalato, che le leggi regionali e nazionali impongono la segnalazione dei disservizi e dei gravi problemi di accessibilità, come quelli conseguenti ed attuali al sovraffollamento del P.S. del Moscati, alla Conferenza dei Servizi del Sindaci di Avellino trattando di servizi a livello del nostro territorio provinciale e non ai singoli consigli comunali. Se questi avessero fatto le ufficiali segnalazioni di criticità in modo puntuale forse non ci sarebbe nemmeno avuto il bisogno di fare intervenire possibilmente a sorpresa i NAS per constatare circostanze ed elementi che potrebbero avere anche profili diversi dalla gestione di tale delicato servizio di assistenza e cura di emergenza/urgenza in sicurezza e con
11 minimo del rispetto della dignità umana. Sicuro del Suo Autorevole intervento si resta a sua disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento. Un cordiale saluto Dr.ssa Angela Marcarelli Coordiatrice dell'Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Avellino Bassa Irpinia