Tempo Pasquale: Domenica I dell'Anno C
Nota introduttiva: Non si tratta di “omelia”, ma di riflessioni che vengono dalla meditazione della Parola di Dio e che possono offrire spunti per la preghiera personale e l’omelia. Sono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni
mons. Francesco Spaduzzi
Tempo Pasquale: Domenica I dell'Anno C
I - Giovanni 20,1-9 – 1. Maria Maddalena con altre due donne parte per il sepolcro al buio e all'arrivo notano che era stata spostata l’enorme pietra, che faceva da porta al sepolcro (1 Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro). Maria corre da Pietro, il capo degli Apostoli, e da Giovanni, il discepolo più amato e più amante, per avvertirli di quello che ha visto e manifesta il sospetto che il corpo sia stato trasferito in un luogo ignoto (2 Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!»). I due Apostoli corrono alla tomba (3 Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro) insieme (4 Correvano insieme tutti e due), ma arriva per primo Giovanni, più giovane e veloce (4 ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro), osserva ma non entra (5 Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò). Notiamo l’amore intenso che le tre donne mostrano a Gesù: vivo o morto, lo amano per sempre e vorrebbero completare l'imbalsamazione di Gesù secondo le abitudini ebraiche. Nulla le trattiene: né il buio né il pensiero della grande pietra, che esse sono impossibilitate a rotolare via. Grande anche l’amore di Pietro e Giovanni; non riescono a separarsi da Gesù e l’uno dall’altro; entrambi, con gli altri, sono scappati al momento dell’arresto di Gesù; entrambi seguono Gesù da lontano ed entrambi entrano nella casa di Anna e poi di Caifa; Pietro purtroppo rinnega Gesù ma si pente e li ritroviamo insieme la mattina della resurrezione - forse non si sono mai separati -; adesso corrono insieme alla tomba, uniti dall’amore per Gesù. Abbiamo noi tanto amore verso Gesù, al punto di cercarlo sempre, 24 ore su 24, in qualcuno dei suoi 7 modi di presenza, che egli ci mette a disposizione proprio per trattenersi con noi quanto più a lungo e più spesso possibile? L'intensità, più o meno accentuata dell'amore, ce lo farà ricercare più o meno frequentemente.
2. Pietro entra e osserva i teli e il sudario sistemati separatamente (6-7Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7 e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte); lui e Giovanni sono rimasti sconcertati per quello che hanno sentito da Maria di Magdala e che ora è confermato da quello che vedono coi loro occhi; entrambi non hanno ancora capito che la Sacra Scrittura dell’AT aveva predetto la resurrezione di Gesù (9 Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti); l'Evangelista afferma di sé che vide e credette (9 Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette), ma nulla dice dello stato d'animo di Pietro. Questi tre, Maria Maddalena, Pietro e Giovanni, sono premiati in modo speciale per quello che hanno fatto finora dopo la resurrezione: Giovanni è il primo a credere; Pietro è il primo fra gli Apostoli a godere dell’apparizione di Gesù risorto; Maria è la prima persona o è tra le prime tre persone a vedere Gesù risorto e riceve da Lui il compito di annunciare agli Apostoli che Gesù è risorto. Andiamo da Gesù: è vivo per sempre ed è sorgente di vita; i racconti delle apparizioni, che troviamo nei Vangeli sottolineano la fondatezza della notizia e la verità delle apparizioni, ma non parlano del valore spirituale e degli effetti della risurrezione di Gesù nella sua opera della redenzione; ce ne parla invece la seconda lettura di oggi. Anche noi crediamo alla resurrezione di Gesù e confidiamo di averne gli effetti meravigliosi.
II - Atti 10,34 a.37-43 - Pietro parla dei fatti avvenuti in Galilea e Giudea, dopo che Giovanni Battista aveva predicato il suo battesimo (37 Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni). Dio mandò il suo Figlio fatto uomo, Gesù di Nazaret, che fu concepito per opera dello Spirito Santo e fu sempre pieno di Spirito come profeta e operatore di miracoli, per il bene dei fedeli: egli passò facendo del bene e guarendo dalle malattie fisiche e spirituali gli uomini, che erano schiavi di Satana (38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo); Dio era con lui sempre (38 perché Dio era con lui), ma lui stesso è Dio. Gli Apostoli sono testimoni delle opere compiute in Palestina (39 E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme). I capi vollero la morte di Gesù (39 Essi lo uccisero appendendolo a una croce), ma Dio lo risuscitò il terzo giorno e lo fece manifestare risorto (40 ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno), non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti che avevano convissuto con lui prima della morte e dopo la resurrezione (40 e volle che si manifestasse, 41non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti). Gli Apostoli predicano e testimoniano che Gesù è il Messia e Salvatore, ma verrà anche come giudice di tutti gli uomini, come Dio ha stabilito (42 E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio). I Profeti avevano già preannunciato tutto di Gesù e della sua missione: adesso solo chi crede in lui e fa la sua volontà e mette in pratica la sua Parola, ha il perdono dei peccati (43 A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome) e la vita eterna. Noi crediamo alla testimonianza degli Apostoli su Gesù: Dio e Uomo, Messia e Salvatore; accettiamo tutto quello che essi ci trasmettono: (a) ciò che ha fatto e detto durante la sua vita pubblica e specie la sua morte e resurrezione; (b) la sua venuta come giudice alla fine della vita di ciascun uomo e del mondo; (c) quello che dobbiamo fare noi ora per unirci al Cristo e per ricevere il perdono dei peccati e la vita divina qui e la salvezza eterna nel Cielo.
III - Colossesi 3,1-4 - Paolo ricorda in vari testi che Cristo fu crocifisso, morì e fu sepolto, risuscitò e siede alla destra del Padre. Coloro che credono in Gesù e ricevono il battesimo, s'identificano con Lui – molto più del bambino coi genitori, dell'amico con l'amico e dell'allievo col maestro -; diventano con lui un solo Corpo Mistico – del quale capo è Cristo e membra sono i credenti - e quindi condividono con Gesù pensieri e affetti e sentimenti, parole e opere e omissioni; essi fanno propria tutta la vita di Cristo, tutti i suoi misteri, specie la sua Pasqua; ciò avviene per la vita divina, che Cristo comunica loro. Paolo ci illumina su come questa identificazione si realizza in noi nelle varie fasi: la nostra crocifissione (Rm 6,6) avviene per la lotta contro le passioni cattive e la loro distruzione (Gal 5,24); la morte di Cristo si riproduce in noi (3 Voi infatti siete morti) con l’eliminazione del peccato (Rm 6,3.4.5); siamo sepolti con Cristo, perché la nostra vita divina è nascosta in Lui (13); risuscitiamo con lui perché inizia la nostra vita nuova, donataci da Dio (Rm 6,4); fedeli a conservare la nostra vita divina, ascendiamo già ora con Gesù al Cielo e in Lui ci sediamo alla destra del Padre (Ef 2,6). Nel brano ascoltato Paolo si riferisce in particolare alla resurrezione di Cristo, che noi dobbiamo vivere: se siamo risorti con Cristo (1 Se dunque siete risorti con Cristo), i nostri pensieri si devono concentrare (2 rivolgete il pensiero) e cercare le cose del Cielo, dove Cristo, ormai risorto, è stato intronizzato alla destra del Padre (1 cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2 alle cose di lassù, non a quelle della terra). Mentre siamo in questo mondo, la nostra vita divina non appare (3 e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!), ma per fede noi sappiamo che c'è e comunque è possibile intravederla nella vita interiore e spirituale che viviamo; essa si manifesterà pienamente quando Cristo Risorto, nostra vita, ritornerà e apparirà alla fine della nostra vita mortale e del mondo (4 Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato): allora si rivelerà tutto lo splendore divino, che c'è in noi, in quanto saremo gloriosi insieme con Cristo (4 allora anche voi apparirete con lui nella gloria). Sia i nostri pensieri e affetti e sentimenti, sia le nostre parole e azioni e omissioni, devono ispirarsi e regolarsi secondo la vita nuova, che Cristo ci comunica dal Padre e lo Spirito alimenta in noi con le grazie attuali.
EUCARESTIA. Gesù, morto e risuscitato, è presente nell’Eucarestia, memoriale della sua Passione e Morte, della sua Resurrezione e Ascensione al Cielo. Noi ci uniamo a lui nell’offerta di se Stesso al Padre e nella Comunione Eucaristica e così, per la grazia che ci comunica, diventiamo capaci, di morire al peccato e risuscitare a vita nuova e prepararci alla resurrezione gloriosa del nostro corpo alla fine del mondo. Chiediamo alla nostra Madre Celeste e a S. Giuseppe, ai nostri Angeli Custodi e Santi Patroni, che ci ottengano di seguire il loro esempio per ottenere gli stessi risultati spirituali.