Riconoscimento e gratitudine
Circola nel web una preghiera che recita così: “ Signore, aiutami a cambiare ciò che posso cambiare. Aiutami ad accettare ciò che non posso cambiare. Aiutami a distinguere tra l’uno e l’altro. Grazie”.
Vediamola insieme punto per punto. “ Signore, aiutami a cambiare ciò che posso cambiare”. Ci si rivolge ad un’Entità Superiore, a cui si attribuisce la capacità di darci aiuto. E’ un affidarsi pieno di speranza e di certezza, affinché ci venga data la forza necessaria per essere noi stessi artefici di cambiamento di situazioni per le quali il cambiamento è possibile. E quando non è possibile? C’è bisogno allora di forza per accettare l’ineluttabilità degli eventi.
“ Aiutami a distinguere tra l’uno e l’altro”, è una richiesta molto saggia, per non disperdere le proprie energie e potenzialità dietro mulini a vento, novelli Don Chisciotte, tralasciando di concentrarci su ciò che è vitale per noi stessi e per il nostro benessere.
Alla fine, quel “grazie” è espressione di riconoscimento dell’aiuto ricevuto e di gratitudine.
Riconoscimento e gratitudine richiedono grande maturità e crescita personale. Riflettiamoci insieme. Nel momento in cui scegliamo di assumere un atteggiamento di riconoscimento e gratitudine nei confronti di persone, della vita, del Creato, di Dio, per un aiuto ricevuto o semplicemente perché esistiamo, riconosciamo, in primo luogo, a noi stessi un ottimo lavoro di crescita personale svolto. Siamo andati oltre il lamentarci continuamente di ciò che non siamo o non abbiamo, puntando, invece, l’attenzione su ciò che siamo ed abbiamo, lo apprezziamo e da esso partiamo per migliorarci. Abbiamo acquisito consapevolezza della nostra natura di esseri umani, con tante capacità e possibilità, ma anche con limiti e paure. Ci siamo resi conto che tra noi e le altre persone deve esserci un rapporto di attenzione e aiuto reciproco, di interdipendenza, indispensabile per la nostra stessa sopravvivenza, e che dobbiamo estendere all’intero Creato.
Riconoscimento e gratitudine alimentano uno stato di benessere personale e generale, accrescono fiducia, speranza e conforto, alleggeriscono e donano luce, stimolano ognuno e tutti a darsi da fare per crescere insieme e migliorare,
Dott. Teresa Gagliardi