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SOLOFRA ACQUA AL TCE : "EUTANASIA DELLA CONCIA"

Sapete tutti quanto politicamente stimi l’inquilino di palazzo Orsini e quanto apprezzi le sue capacità manageriali in “tavologia applicata plurima”, ma per onestà intellettuale bisogna dire che l’emergenza acqua al TCE non l’ha certo causata Lui (anche se ha vilmente cercato di scaricare la colpa sui suoi predecessori). Per altrettanta onestà intellettuale devo anche dire che la gestione dell’emergenza acqua al TCE da parte del nostro Erode è stata un continuo disastro. Egli Ha dato il meglio (o il peggio?) di sé ordinando (Ordinanza n 13 prot. del 21.01.2014) sua sponte il censimento dei pozzi sia pubblici che privati presenti sul territorio comunale con l’unico risultato di chiudere “ad horas” i pozzi industriali contaminati : gli industriali della concia, gli operai, le famiglie, i disoccupati ed i cittadini tutti dovrebbero ergergli un monumento per tali capacità divinatorie . Spiego di seguito perché.

Solofra era in crisi? Si.

I tavoli erano finiti ed erano stati tutti aperti? Si.

Il mercato della pelle nazionale e internazionale si era contratto a dismisura? Si

La disoccupazione era in costante crescita? Si.

In questo quadro, c’era il bisogno di fare qualcosa di eclatante, c’era bisogno di un genio (un utile …..o inutile ….) che movimentasse la scena per dare finalmente a  Solofra un tavolo magico e unico per certificare la morte del distretto industriale con tutti gli enti preposti  : l’Alto Calore, l’Irno Service, il CO.DI.SO, la Regione, la Provincia, l’Arpac.....l’Autostrade per l'Italia, il CIS-Viaggiare Informati, la Polizia Stradale, l'Aci, l'Anas, l'Aiscat, l'Alitalia l'Agip.... etc.

In questi mesi di studio il genio (utile …. o inutile …..)  ha individuato “la” soluzione appellandosi al mito dell’Araba fenice applicato alla città : Solofra dopo esser stata per circa 500 anni simbolo di laboriosità ed operosa crescita, al sopraggiungere  dell’attuale crisi, doveva ritirarsi nell’eremo di palazzo Orsini e morire ….arsa da pregiate piante balsamiche …. per poi rinascere dalle sue ceneri.

Ma il genio (utile …. o inutile …..), ha voluto essere originale e ha stravolto la  profezia che non si è più avverata come previsto : la città doveva morire arsa da  pregiate piante balsamiche e non annegata in acqua contaminata da tetracloroetilene!

Diciamo la verità, dopo l’avviso di garanzia, l’inquilino  è andato in confusione, ha capito che il fatto era serio, che poteva anche esserci uno “sfratto esecutivo”, ed allora ha tentato di far rinascere l’economia Solofrana “uccidendo le concerie” - con  dati di fatto scientifici e spendibili forniti dall’Arpac, dall’Irno Service, dal Co.Di.So etc - per farle poi rinascere (come l’Araba fenice)  più sane e belle…. così, sbotta Erode ad ogni tavolo : ho ordinato la vostra fine”  ma  con la “mia cura” rinascerete più sani e più belli!

Toppo tardi. Il volatile  (l’araba fenicia) è ormai definitivamente morto per avvelenamento/annegamento e alla fine nessuna proposta di Erode di messa in sicurezza e/o di bonifica dettagliata e puntuale (da sottoporre ai vari Enti, allo Spirito Santo ed alla magistratura), lo farà rinascere”!

Saremmo comunque morti tutti, però Erode, nella sua bontà, ha cercato di salvarci uccidendoci anticipatamente….. per poi farci rinascere più sani e più belli, ma è stato sfortunato : ha sbagliato ……tavolo operatorio!

Un po’ stà anche  migliorando : l’altra volta, in versione “Gabriele” , aveva addirittura sbagliato casa!

Un monumento però se lo merita : monumento all’eutanasia attiva diretta della conceria da allocare all’uscita dell’autostrada SA-AV in sostituzione del monumento al conciatore che ormai non serve più!

A PARTE LA SATIRA, dopo aver letto “il piano”, la famosa “PROPOSTA DI PROGETTO PER LA MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA EX ART. 304 DLGS 152/06” redatta dall’AATO1 Calore Irpino – composta da ripetitive 1988 parole,  praticamente tre paginette A4  – che altro non è che  un divertente riassuntino che a proposito della famosa attivazione della barriera idraulica così conclude (Testuale): “ Va sottolineato il fatto che perché tale attività abbia le massime possibilità di successo andrebbe individuata l’area di origine della contaminazione con l’individuazione precisa del sito iniziale e con la rimozione dei materiali eventualmente presenti ancora in tale sito in modo da interrompere la fonte-sorgente dell’inquinamento”.

PER DIRLA ALLA SOLOFRANA, dopo quasi due mesi stanno praticamente a zero “non sann’ nemmeno qual’é  ‘a capa e  qual’é  ‘a cora” : l’origine della contaminazione.

Per il bene dei Cittadini mi auguro che vengano aboliti tutti i tavoli ed allontanati tutti coloro che impropriamente, senza titoli scientifici e senza specifiche competenze istituzionali, si siano seduti ai vari tavoli e che sull’intera faccenda dell’acqua al TCE intervenga la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento Protezione Civile) nominando un umile commissario straordinario per affrontare  con competenza e mezzi il problema, altrimenti con tutti questi  sedicenti esperti  non se ne esce: ‘O tiem ‘de pazzielle è finit’……… ‘e criature …jesser  ‘a pazzià ’a casa loro!

Dr mariomartucci

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