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I giovani di S.Andrea Apostolo delusi dai vincoli imposti dal delegato del parroco

Noi giovani della Comunità parrocchiale di S. Andrea Apostolo, abbiamo dato, anche quest’anno, la nostra disponibilità per l’organizzazione e l’attuazione della rappresentazione sacra della via Crucis vivente, per riflettere sui misteri della Passione e Morte di nostro Signore Gesù Cristo, svoltasi ,sempre, il Venerdì Santo.

Però, è   stata  grande  la  nostra delusione, quando  il sacerdote, delegato dal parroco,   ha  imposto  dei vincoli a tale rappresentazione,  che  riteniamo ,del tutto, ingiustificati.

La prima rappresentazione della via Crucis, a S. Andrea, risale  al 1975, fortemente, voluta dall’amatissimo  Padre Angelo D’Erasmo degli Oblati di S. Giuseppe e, poi, seguita e coordinata dai vari parroci, succedutisi  nel corso degli anni.  Questa  tradizione, “tramandata dagli antenati”, è entrata a far parte della pietà popolare: è  rappresentazione  storica, narrata ed  attualizzata,  che coinvolge centinaia di fedeli in   momenti di riflessione,  meditazione e  preghiere.

 Anche l’anno scorso, a S. Andrea, si è svolta la via Crucis, sostenuta dai parroci, tutt’ora presenti, nella nostra Comunità, che si complimentarono per l’ottima riuscita della rappresentazione, la cui tematica era incentrata sull’anno della fede ,indetto da sua Santità Benedetto XVI, in conformità con la Chiesa Universale.

Tale via Crucis fu strutturata con un’ attenta composizione  di momenti liturgici, di preghiere e canti, in modo tale da rispettare le esortazioni emanate dal Decreto della Conferenza Episcopale Campana, svoltasi a Pompei, nel  febbraio 2013, prima della Santa Pasqua.

Fu una vera e propria innovazione, perché si  abbinò la pietà popolare con la liturgia, che sono due espressioni legittime del culto cristiano ed accomunate dallo stesso scopo: la glorificazione di Dio e la santificazione dell’uomo.

Ciò viene ribadito  dal  Magistero della Chiesa e dagli studiosi di Teologia pastorale, impartendo preziosi indicazioni per una nuova Evangelizzazione.

Quest’anno, però, noi giovani siamo molto delusi, amareggiati e ,soprattutto ,scoraggiati, perché i sacerdoti (che, nei primi incontri, avevano condiviso il nostro progetto della via Crucis vivente, esortandoci, sempre, a rispettare le  norme prescritte dal Decreto della Conferenza Episcopale) hanno, poi, stabilito dei vincoli, cosi come ci    è stato comunicato  dal suddetto sacerdote delegato, senza tenere in considerazione l’innovazione liturgica ,già, apportata e il coinvolgimento di tanti fedeli(soprattutto, giovani) nella riflessione e nella meditazione dei misteri della passione di  Nostro Signore Gesù Cristo.

I vincoli  consistono   nel   divieto  di manifestazioni religiose di pietà popolare , dal  Giovedì al  Sabato Santo.

Asserendo ciò, però, a nostro avviso, viene ,del tutto, smentito ciò che ribadisce, invece,  il   succitato  Decreto.

Infatti, lo stesso  non contempla nessun divieto di esprimere manifestazioni religiose in questi tre giorni; anzi, addirittura, viene rafforzata, “con le esortazioni apportate”, la rappresentazione della via Crucis vivente di S. Andrea.

Concludendo, vorremmo esortare i Parroci ad un maggiore ascolto ed ad un’ effettiva collaborazione  con la Comunità parrocchiale di S. Andrea, sostenendo le iniziative dei  vari gruppi parrocchiali.

Inoltre, li  invitiamo a non fermarsi alla sola forma ed apparenza, bensì  a  cogliere l’attimo fuggente del tempo che passa, considerando di più la persona, che ci travolge con il sentimento, l’amicizia, l’unità, la condivisione e ,infine, l’amore…    che  ci salva.

                             Gruppo Giovani Venerdì Santo S. Andrea

 

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