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A Portici, il diritto/dovere di “ri(n)sorgere”

A PORTICI (NA), il diritto/dovere di “ri(n)sorgere”

Alla libreria LIBRIDINE di Portici (NA), sabato 23 novembre, alle ore 18:30, l’artista McNenya e lo scrittore Gerardo Magliacano omaggeranno la nostra terra, con una mostra-presentazione di tele come pagine di denuncia e di pagine-ritratto di una terra “messa a fuoco”, umiliata e offesa da decenni d’ ‘O Sistema. La manifestazione avrà come tema il “Ritorno alla nostra terra: il dovere di (R)Esitere, il diritto di Ri(n)sorgere”. Per comprendere le motivazioni e l’importanza dell’evento, bisogna risalire a fine 2013, anno di pubblicazione del volume TERRO(M)NIA dello scrittore della Valle dell’Irno. Si tratta di un “romaggio”  – un saggio a forma di romanzo – scritto per omaggiare una terra felix e magna: dalla Campania  all’intero Sud, per riscoprire l’inestimabile capitale della meridionalità, da sempre e ancora fertile e magnanima. A più di un lustro, il libro continua a riscuotere successi e ad annoverare sempre nuovi lettori e neofiti per portare avanti una rivoluzione innescatasi nel tempo e che non intende attenuare la sua portata rinnovatrice: un ritorno al passato per anticipare il futuro.  Ed è stato proprio il libro a essere galeotto, direbbe il Sommo Poeta: durante una presentazione del volume, tenutasi a Milano, i due artisti si sono incontrati e le loro strade, le loro sensibilità sono inevitabilmente confluite in un’intesa d’intenti, in un’unica progettualità rivoluzionaria, sia nelle forme sia nei contenuti veicolati. TERRO(M)NIA ha fatto riscoprire l’importanza delle proprie radici e l’amore  che li legava indissolubilmente alla propria terra.  Un amore feroce, che non risparmia critiche e denunce. Non esitano, attraverso la loro arte, a mettere sotto inchiesta e a denunciare derive e speculazioni che la oltraggiano: parole di condanna, immagini d’assoluzione; allocuzioni d’indulgenza, linee d’indignazione, per ritrarre l’utopia che ri(n)sorge e (r)esiste, malgrado un’asfissiante realtà, che annichilisce le coscienze e mortifica l’alacre volontà di un popolo che agogna il suo Risorgimento: un Risorgimento che gli fu negato dalla storia unitaria.

    Stando alle premesse, sarà un dovere partecipare, un piacere tutto da gustare.

    Durante l’evento, come atto simbolico di rinascita, si procederà alla piantumazione di un melo dell’Annurca e alla degustazione dei frutti del progetto “MeLo adotto”.

 

 

 

 

 

 

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