La scuola e il Suo “materiale umano”..
Oppositivi, disinteressati, provocatori e disobbedienti... questo il “materiale umano” che ho fronteggiato e sul quale ho avuto comunque l’obbligo di lavorare. Sempre.
Eppure, quegli stessi discenti si sono scoperti imperfetti, fragili e forti allo stesso tempo, impregnati di esperienze e di sensibilità diverse e profonde, che talvolta hanno condizionato il loro “essere” e, conseguentemente, anche il loro “essere a scuola”.
Andando oltre le apparenze, scavando. e assumendo atteggiamenti di apertura, che favoriscono (e hanno favorito) la comunicatività, anche nei corridoi della scuola, è stato possibile capire come rapportarMi, scendendo dalla cattedra per mettermi in gioco.
Ed è così che il “docere”, l’insegnare, l’informare è stato reciproco, un apprendimento passato attraverso le relazioni umane.
Un' anonima docente