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Contursi Terme, Un melo in mezzo alle querce

Nutre la legalità laddove ingrassava la criminalità





C'era una volta un querceto in cui andavano a rimpinguarsi porci, cinghiali, facoceri, suidi di ogni risma, e si sa che questi tutto facocitano e per loro le ghiande sono leccornie. Un giorno però in mezzo a quelle querce qualcuno piantò un melo, e da quel momento i suini furono confinati in dei recinti, mentre degli uomini di buona volontà, votati alle legalità e alla solidarietà, iniziarono a nutrirsene e ad alimentarle, affinché quel bosco di querce divenisse un parco dove le fagaceae, con la loro imponenza e maestosità donavano frescura e proteggevano l'operosità di quegli uomini e i nutrimenti che quel melo avrebbe elargito ad una società sana e robusta. Sì, proprio così, come ci ha lasciato scritto Don Gallo, "di sana e robusta costituzione". 
Questa è solo una favola, ma a volte le favole si avverano ed è quello che è successo giovedì 3 agosto al Parco delle Querce di Contursi Terme, in occasione del taglio del nastro della piscina termale, quando lo scrittore Gerardo Magliacano ha donato un melo alla Coop sociale Tertium Millennium, che gestirà il Parco dedicato a Pio La Torre. Magliacano, presente con la sua opera per sostenere la lotta contro l’illegalità, ha esposto il suo progetto “MeLo adotto”, che prevede la piantagione di Meli, seminati con il ricavato delle vendite di "TERRO (M)NIA. Ritorno alla mia terra". L'annurca sarà piantato soprattutto nei luoghi mortificati dalle mafie e dai voraci monopoli che stanno avvelenando le nostre terre e coscienze. Dinanzi alle autorità e ai rappresentati della legalità - dal sindaco, Alfonso Forlenza, al Procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo, dal vice Presidente della Fondazione Polis, don Tonino Palmese, al vice presidente della Coop sociale Tertium Millennium e ai sindaci del territorio - è avvenuta la consegna del melo, simbolo di nutrimento per tutti gli affamati di giustizia e di conoscenze condivise. Inoltre, lo scrittore della Valle dell'Irno e docente dell'ISISS "Ronca" di Solofra, con il suo impegno e il suo esempio, sta mettendo in atto quanto prescritto dall'Art.2 della Costituzione, ovvero quei "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". Una serata, quella di giovedì, in cui tutti i partecipanti hanno onorato tale Articolo. Ed è così che, mentre i suidi facocitavano e si ingrassavano a discapito dell'intera comunità, gli uomini, quando sono tali, si nutrono nella legalità e si saziano con la solidarietà.



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