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Fatti miracolosi alla morte di Gesù

Gesù  morì della morte più dolorosa e obbrobriosa, come l’ultimo ed il più colpevole degli uomini. Chi è crocifisso sente subito i crampi del tetano spezzargli il petto. A poco a poco le forze mancano, il corpo si accascia, le ginocchia si piegano, la testa, scossa prima dai singulti, si riversa in avanti toccando il petto con il mento. E’ la fine dell’agonia, ma gli insulti dei suoi nemici sghignazzanti continuano, fino a confondersi con “Padre mio, perché mi hai abbandonato? Sono queste le Sue sole parole di smarrimento pronunciate in tutta la Sua Passione,ma non indicano sfiducia. Poi,prima di spirare, un grido:”Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio”. Nel mentre pronunciava le ultime parole, accaddero alcuni fatti la cui qualità è inspiegabile alla scienza e la cui contemporaneità non pare casuale; sono accadimenti che fanno pensare che la natura stessa si sia commossa ed abbia preso parte al lutto per la morte dell’Uomo-Dio.

Il Gran Velo di porpora, che nel tempio scendeva dal soffitto al pavimento e separava l’entrata dal fondo,si stracciò in due dall’alto in basso, quasi ad indicare che una religione era finita ed una più perfetta le succedeva.

Un terremoto scosse la terra e spezzò le rocce. Nelle roccia del Calvario è ancora visibile un fenditura, perpendicolare agli strati rocciosi, di origine sismica.

Le tenebre. Già dal principio della crocifissione il sole era andato oscurandosi , fino all’apparire deciso delle tenebre sull’intera regione. Come si tenta di spiegare questo fenomeno? Gli evangelisti ed i primi cristiani non ammisero pur suggestive spiegazioni,  se non quella che l’oscuramento era stato un fatto miracoloso.

Il centurione, che la tradizione chiamò prima Petronio, poi Cornelio, capì che tra la morte di Gesù e i due fenomeni naturali  -terremoto ed oscurità- c’era un nesso e, ricordando le parole”Costui si fa figlio di Dio” udite da lui poche ore prima al processo di Gesù, confessò:Veramente egli era figlio di Dio! .Così fu il secondo ad esprimere fede in Gesù: un ladro ( ricordati di me quando sarai nel tuo regno) ed un centurione romano.

                                                                                                                               Michele B.

 

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