Droga. De lieto (li.si.po.), guerra totale a trafficanti e spacciatori di droga.
La lotta alla droga, si afferma, appare sempre più, una priorità. Basta leggere le cronache delle varie realtà territoriali, per rendersi conto che vi è un fenomeno “droga” dilagante e sembra che a poco servano sequestri, arresti, blitz ecc., anche perché, la rete di spaccio, almeno dal punto di vista organizzativo, alimenta se stessa, con sempre nuovi “soldati” . Interi quartieri, vasti territori, sono diventati, negli anni, “piazze di spaccio”, esclusivo dominio di questo o quel clan, in guerra con altri clan, nel terrore della gente. – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - Quotidianamente arrivano in Italia, droghe di tutti i tipi ed in quantità ingente e migliaia e migliaia di delinquenti, di spacciatori-consumatori, di chi cerca il facile guadagno, sono la rete organizzativa, precisa e capillare, di spaccio. Di fronte a questa enorme quotidiana sfida che i venditori di morte, lanciano al nostro Paese, alla legalità, appare necessario l’introduzione di nuovi strumenti, per meglio contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, innanzitutto, con l’inasprimento delle pene e soprattutto, con “pene certe”: nessun sconto, nessun beneficio, per chi si è reso responsabile di reati connessi allo spaccio ed al traffico di droga. Troppi giovani rovinati da venditori di veleno, senza scrupoli – ha continuato de Lieto - che non esitano a indurre alla droga, anche ragazzini e questo deve prevedere una pena elevatissima, da espiare interamente in carcere. Gli spacciatori non devono avere tregua ed i blitz, i controlli, ecc. devono essere quotidiani, capaci di bloccare l’attività di spaccio e porre fine all’inammissibile presenze stabili, di spacciatori, in parchi, rioni ecc. . La lotta alla droga – ha concluso il leader del LI.SI.PO. - deve essere una emergenza e lo Stato deve vincere la battaglia contro i “venditori di morte”, per tutelare i nostri giovani ed il loro futuro e per cancellare il “cancro droga” , dalla realtà italiana.
Roma, 2 marzo 2017.
L’ADDETTO STAMPA
Antonio Curci