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Roccadaspide adotta l’Annurca. Un altro comune entra a far parte della famiglia di “MeLo adotto”

TERRO(M)NIA: ché la (Nostra) Terra torni ad essere FELIX!

Domenica 19 febbraio, nell’aula consiliare di Roccadaspide (SA), si è svolto il secondo appuntamento della rassegna RItrovArti all’Aspide. All’incontro erano presenti l’artista Viktorya Macrì,  che ha mostrato al pubblico, con l’ausilio del critico d’arte Antonella Nigro, le sue opere in una personale dal titolo “Mi Ritraggo”; l’assessore alla Pubblica Istruzione dott.ssa Francesca Mauro e l’assessore alla Sanità dott.ssa Daniela Comunale; l’editrice Milena Esposito e lo scrittore Gerardo Magliacano, docente dell’ISISS “G. Ronca” di Solofra.  Il prof. Magliacano, in tale occasione, ha presentato il suo volume “TERRO(M)NIA. Ritorno alla mia terra”, un’inchiesta romanzata che ritrae, con toni poetici ma dalle linee critico-realistiche, la nostra amata Terra: afflitta e martoriata, ma pur sempre Felix! Una terra, quella meridionale, generosa mite indulgente… proprio come la sua gente. Una terra che, parafrasando il grande poeta tedesco Goethe, “un uomo povero, che a noi sembra un miserabile, può [al Sud] non solo soddisfare i suoi bisogni più urgenti e necessari, ma anche godersi beatamente la vita; [un meridionale] potrebbe infischiarsi del posto di viceré in Norvegia e rifiutare l’onore che gli farebbe l’imperatrice di Russia nominandolo governatore in Siberia”. Tale è la Campania e tali sono le altre regioni del Mezzogiorno: Magna e Felix. E la magnanimità del popolo meridionale conserva ancora l’atavica ‘cifra’ della vita da poter rendere Felix l’intera Europa, così come avvenuto nei secoli passati.  Afferma Magliacano: “ho iniziato ad amare la (nostra) terra dal momento in cui ho smesso di consideraLa solo come madre  - nutrice imperitura - per prendermene cura come si fa con una figlia. E la mia terra, attraverso proprio l’aggettivo possessivo ‘mia’, mi ha investito di quel privilegio che scaturisce solo dalle responsabilità”. Lo scrittore della Valle dell’Irno, attraverso le pagine di TERRO(M)NIA e dai suoi racconti,  ci ha contagiato con il un amore viscerale per la ‘nostra’  terra, sia in quanto madre – rigogliosa in passato e benevola tuttora – sia in quanto figlia – nutrice del nostro futuro.

  In conclusione della serata, il prof. Magliacano ha voluto donare alla comunità di Roccadaspide, nella figura dell’assessore Mauro, un melo (Annurca): simbolo di un popolo che con le radici ben salde nella sua amata terra ha saputo sempre aprire i suoi rami… le sue braccia al mondo. L’albero fa parte del progetto  “MeLo adotto”, legato alla vendita di TERRO(M)NIA: parte del ricavato sarà devoluto per recuperare e potenziare una coltura che rappresenta e unisce un’intera regione. Ed è così che Roccadaspide ha adottato l’Annurca e che un altro comune campano è entrato a far parte della famiglia di “MeLo adotto”. In tal modo, si è chiuso il secondo appuntamento di RitrovArti all’Aspide: con l’auspicio che la nostra terra possa tornare ad essere Felix. Ce lo auguriamo: come dice Magliacano, traboccante di fiducia e di una mai dismessa speranza, “MeLo Auguro!” 

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