Università degli Studi di Urbino . “CARLO BO’” Simposio internazionale di Filosofia
Il superamento dello scetticismo e del nichilismo in Platone e in Hegel
Nell’Aula AMARANTO dell’Università di Urbino si è tenuto un interessante incontro di studiosi ,eletto Simposio internazionale di Filosofia,per discutere ampiamente la delicata e suggestiva tematica :” IL SUPERAMENTO dello Scetticismo e del NICHILISMO in Platone e in HEGEL.
Riportiamo testualmente la didascalia chiarificatrice dal depliant che sta ad indicare maggiormente lo scopo di suddetto incontro culturale :” Una delle manifestazioni più peculiari della crisi della filosofia contemporanea è la prevalenza in molte sue tendenze oggi dominanti di una gnoseologia per lo meno tendenzialmente scettica e di un’ontologia spesso radicalmente nichilistica.L’antidoto più efficace contro questa rinata “barbarie della riflessione “,per dirla con Giambattista Vico,ci può essere offerto solo dallo studio,dal ripensamento e dall’attualizzazione del pensiero dei grandi Maestri dell’Idealismo filosofico occidentale, siano essi Platone,Hegel o Gentile .Questo Simposio si propone di presentareal pubblico italiano l’interpretazione e la rivalutazione delle filosofia di Hegel,quale ultima e conclusiva fase evolutiva della tradizione filosofica europea del platonismo e del neoplatonismo, delineata da ROBERT R.WALLACE nel suo importante volume HEGEL ‘S PHILOSOPHY OF REALITY,FREEDOM,AND GOD ,(2005),che il Prof. GIACOMO RINALDI ha già provveduto ad esaminare e discutere in dettaglio nell’articolo IDEALISMO e TRASCENDENZA .A proposito di un recente saggio di ROBERT WALLACE (2015).
Proprio nel suo recente lavoro Robert M.Wallace afferma :” Platone e Hegel rispondono a scetticismo e nichilismo attirando l’attenzione all’esperienza umana consistente nello spingersi “più in alto (“higher))nel pensiero,attraverso il Bene (Platone )o il Dovere (Ought) (Hegel ).Spingendosi “più in alto “ ,ossia ,oltre gli appetiti ,oltre l’opinione e oltre l’ego ,noi diventiamo più capaci di auto-governo ,diventiamo “noi stessi “ e di conseguenza più “reali” (in quanto noi stessi ).Hegel definisce questa realtà più piena come una “più intensa “forma d’essere. Quest’ultima unifica soggetto e oggetto,fatti e valori ,conoscenza e fede .Facendone esperienza,noi conosciamo la realtà più piena , migliore e più bella ,PARTECIPANDO DIRETTAMENTE AD ESSA ; in questo modo scetticismo e nichilismo sono fuori discussione per noi “.
Senz’altro l’argomento è affascinante e nello stesso tempo ampio .Riportiamo,attingendo dal suo lavoro ed indichiamo i Caposaldi della sua interessante relazione :
La terminologia apparentemente platonica di Hegel :Aufhebung e idee—Dall’Aufhebung alla realtà—Dalla libertà all’infinito –E il dovere—“L’infinito è in un senso più intenso “—Un’alternativa ai comuni dualismi –Un’alternativa che unifica “fatto” e “valore “—Perché le idee hanno più essere ?—Il valore è essenziale per il pieno essere –Un’alternativa all’empirismo ed al materialismo –Integrare la scienza con arte, etica e religione –La realtà integrata è la realtà più alta ,ed il suo autoconoscersi è la conoscenza più alta –
Dopo sì ampia e luminosa dissertazione il Prof.Wallace conclude sottolineando che “ Platone ed Hegel ci mostrano che possiamo seguire il famoso comando delfico “conosci te stesso “ . Il fatto che la nostra autoconoscenza abbia tali conseguenze di vasta portata,è forse il tratto più stupefacente del platonismo”.
Si aggiunge al Simposio di Urbino un sostanzioso commento alla Relazione del Prof.Wallace redatta dal Prof.Giacomo Rinaldi ,profondo ed attento studioso e docente di Filosofia Teoretica presso l’Università di Urbino.Egli sottolinea all’inizio di suddetta relazione quanto segue :”Lo spirito che ,secondo Wallace, anima l’intero sistema hegeliano ,come già la filosofia di Platone ,è quello di un genuino IDEALISMO METAFISICO.Ma che cosa si deve propriamente intendere con questa espressione ? A fornirci una risposta chiara ed inequivocabile è lo stesso Hegel nell’Annotazione al capitolo sull’Infinità” nel Libro I della SCIENZA della LOGICA,la Dottrina dell’Essere …”
Continua ancora il Prof.Rinaldi e asserisce :” Questa profonda interpretazione della Logica speculativa hegeliana diviene il fondamento nella prospettiva filosofica di Wallace, di originali e suggestive riflessioni sull’essenza della religione e del rapporto tra le religioni positive e l’intima religiosità che caratterizza il genuino pensiero filosofico.Ma non mi soffermerò oltre su di esse, perché egli stesso nella relazione cheha tenuto ,”HOW PLATO und H EGEL reconcile Science and Religion “ ,ha avuto agio di esporre il contenuto e di chiarire il significato. Non mi rimane ora che ringraziare ilProf.Wallace per la bella relazione che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare “
Non meno interessante è stato l’intervento del Prof. Gunter Scholtz (Università di Bochum) che ha trattato il seguente argomento :”Daszentrale Motiv fur die Platon - Renaissance in derPhilosophiedesDeutschenIdealismus “ ,che ha dato luogo ad una discussione viva con la collaborazione del Prof.Marco De Angelis e del prof . Julian Locke rispettivamente moderatori ed interpreti delle traduzioni nelle varie lingue .
In sintesi, un Simposio pieno di emozioni, di fulgidi spiragli di conoscenza miranti a sempre a tanti avvincenti speculazioni dell’umano pensiero.
Lorenzo Vessichelli