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Avellino. Corso scientifico antiipertensivo

“Appropriatezza del trattamento antiipertensivo il paziente al centro del conflitto tra complessità della cura, limitazioni prescrittive e contestazioni di appropriatezza”, questo il titolo dell’importante corso di formazione, rivolto a medici, farmacisti e infermieri, che si terrà sabato 7 maggio 2016, presso il Grand Hotel De La Ville, in Via Palatucci ad Avelino, con inizio alle ore 9.00.

L’evento formativo è stato organizzato dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, in collaborazione con l’Ordine del Medici di Avellino, l’Asl Avellino e l’Azienda Ospedaliera Moscati.

Parteciperanno i maggiori esperti nazionali del settore, che saranno coordinati dal dottor Claudio Cricelli e dal dottor Saverio Genua, entrambi responsabili scientifici del corso di formazione.

Per la terapia del paziente iperteso disponiamo di numerose classi di farmaci efficaci nel ridurre i valori pressori, con meccanismo d’azione e tollerabilità differenti. L’adeguato controllo pressorio e la riduzione del rischio cardiovascolare sono obiettivi raggiunti solo nel 30 per cento degli ipertesi trattati: pertanto il problema della protezione cardiovascolare dell’iperteso trattato è un tema ancora oggi di grande rilevanza clinica pratica che coinvolge tutti gli operatori  sanitari che gestiscono l’ipertensione, dal Medico di famiglia allo Specialista ambulatoriale e ospedaliero.

La terapia antiipertensiva può essere iniziata somministrando un solo farmaco (ionoterapia) oppure associando due o più farmaci (terapia di associazione).  Scopo di questo Convegno è di considerare luci e ombre delle terapie farmacologiche di associazione, in  relazione alle limitazioni prescrittive che, se applicate pedissequamente, possono ledere il diritto del paziente a ottenere tempestivamente la migliore terapia farmacologica, in grado di agire più efficacemente sul controllo pressorio e sulla riduzione del rischio cardiovascolare globale. Sarà inoltre posta l’attenzione sull’appropriatezza prescrittiva, sulla necessità della condivisione dei percorsi diagnostici e terapeutici tra le varie categorie  professionali coinvolte nell’atto prescrittivo e sulle conseguenze contabili dell’inappropriatezza.  Infine saranno presentati i nuovi strumenti di cui si è dotata la medicina di famiglia per la realizzazione e la verifica dell’appropriatezza.



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