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Solofra. Il Terremoto e la PREVENZIONE … Non è mai troppo tardi!

Abbiamo seguito tutti con sgomento e apprensione quanto accaduto nel centro Italia in seguito al terremoto del 24 agosto e da questa ennesima tragedia occorre ripartire. Sappiamo che il nostro territorio è a forte rischio sismico e il sisma che ha colpito l’Irpinia è ancora nei ricordi. Nel nostro territorio, la ricostruzione è stata ultimata non con poche difficoltà e con essa è stata sconvolta la conformazione urbanistica e architettonica di molte località. In particolare, occorre ora fare una riflessione su quello che è lo stato dell’arte della nostra città. Dal 1980 il livello antisismico delle costruzioni solofrane sicuramente si è innalzato, tanti gli interventi di ricostruzione realizzati e tanti anche quelli di adeguamento e miglioramento. Ma quale è il vero stato? In tutto questo con l’evoluzione normativa e l’obbligo di allestire sistemi di prevenzione e gestione delle emergenze si è intervenuti anche sulle eventuali fasi di operatività immediata in caso di evento sismico o di altri tipi di emergenze. Contro il terremoto occorre la prevenzione e questa è possibile attraverso l’abbattimento del grado di vulnerabilità degli edifici e attraverso un’immediata organizzazione dei soccorsi. Solofra è dotata dal 2010 del Piano di Emergenza Comunale e di recente è stato aggiornato ma non ancora pubblicato. Il circolo Legambiente “Soli Ofference” di Solofra ha contribuito attivamente al Piano, approvato nel settembre 2015 in Giunta e ricco di imprecisioni. Lo ha fatto inoltrando le opportune Osservazioni che si spera siano state recepite anche se a detta dell’Assessore solo 2 su 11 sono state “degne di risposta”. Purtroppo non si conosce ancora il vero piano approvato in Consiglio Comunale il 20 luglio 2016 e né tanto meno ci si è “degnati” di inoltrare le controdeduzioni, come era invece previsto nella delibera di Giunta, agli scriventi. Alla luce dei recenti avvenimenti, sorgono ulteriori legittimi quesiti.

Proprio ad Accumoli si sono registrati i crolli del campanile e della scuola. L'istituto scolastico era stato riqualificato nel 2012. Mentre, dal 1979, erano state eseguite tre riqualificazioni sul campanile che crollando ha abbattuto l'abitazione della famiglia Tuccio: sono morti padre, madre e due figli.

La scuola di Amatrice “Romolo Capranica” (che ospita diversi ordini e gradi, dalle scuole d’infanzia alle medie) era stata inaugurata nel 2012 dopo alcuni lavori di ristrutturazione che avevano riguardato anche l’adeguamento della “vulnerabilità sismica”. Ma dopo il terremoto la parte sinistra della struttura, soprattutto la facciata, è crollata. Il taglio del nastro era avvenuto il 13 settembre del 2012.

Solofra ricordiamo essere stato delineato quale C.O.M. (Centri Operativi Misti) ovvero luogo di riferimento, anche per il Comune di Montoro e quindi il suo piano e la capacità di gestione delle emergenze diventano ancora più importanti. Il Piano di Emergenza Comunale di Solofra, almeno quello approvato in Giunta, prevedeva tra gli edifici strategici, il centro sociale, il palazzo Ducale, la Scuola media "Francesco Guarini" di fratta e la scuola Scuola Primaria in Via Casapapa, gli istituti scolastici di S. Agata e di S. Andrea.

Oltre al fatto che i piani di emergenza andrebbero diffusi, pubblicizzati tra i cittadini anche e soprattutto con esercitazioni, le scuole ed altri edifici strategici, in caso di sisma “DEVONO” restare in piedi, per legge. Ovvero alla fine di un sisma devono essere operativi.

La scuola di Fratta è stata oggetto, di recente, di interventi di efficientamento energetico completati nel 2014 per oltre 1,5 milioni di Euro, anche per quella di Casapapa sono in corso lavori di efficientamento energetico per circa 2 milioni di euro, mentre per il palazzo ducale, sede del comune sono ormai da anni fermi i lavori di adeguamento statico e completamento funzionale. Un altro esempio è quello dei complessi scolastici di S. Andrea, dove di recente sono stati avviati lavori di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali dell'Edificio scolastico 1° circolo S. Andrea, (scuola elementare) per un importo di circa 200.000 euro. Un paradosso se si pensa che questo è uno degli edifici scolastici più recenti presenti a Solofra mentre la vicina scuola primaria cade letteralmente a pezzi.

Ci troviamo difronte ad una cattiva gestione di fondi pubblici utilizzati senza validi criteri ma solo per spendere fondi statali o europei messi a disposizione da bandi a cui si partecipa con improvvisazione e senza una giusta logica e soprattutto un’accurata programmazione. Si pensa solo a spendere, senza un progetto di città. Negli ultimi anni è mancata una seria programmazione, basti guardare il piano triennale delle opere pubbliche, sempre immutato, approvato e riapprovato ad oltranza senza variazioni e la completa assenza nel bilancio programmatico di fondi per redigere nuovi progetti. Resta il completo disinteresse per i problemi reali. Dopo la figuraccia del parcheggio interrato il primo cittadino aveva lamentato la mancanza di progetti cantierabili ereditata dalla precedente amministrazione dichiarando di attivarsi affinché questo limite venisse superato, ma da allora ad oggi non è cambiato nulla. A questo punto come non si può condividere la frase di Michele Buonomo presidente Legambiente Campania, che in una recente intervista, proprio attinente questa tematica, ha dichiarato: “io speriamo che me ne scappo”. Sarebbe il caso, visto che non è mai troppo tardi, di iniziare una seria politica di prevenzione che riduca drasticamente la vulnerabilità degli edifici partendo proprio dagli edifici strategici.

 

Arch Vincenzo De Maio

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