Ci risiamo, la pioggia ritorna a creare forti disagi a Solofra.
In seguito ai medesimi disagi verificatisi nelle scorse ore, in zona Santa Lucia e via G. Maffei a Solofra, come Legambiente Solofra riproponiamo la nostra nota ad un anno dai fenomeni alluvionali del 1 settembre 2014, dato anche il nostro ruolo nella nuova definizione del P.S.A.I. che ha visto le zone in questione una nuova perimetrazione e grado di rischio idraulico. Di seguito solo alcuni estratti, ma nel link l'intero testo. "Un anno è passato dall’alluvione che ha colpito Solofra nella zona che si estende dal Vallone Vellizzano, Rione Santa Lucia fino a Via Sambuco. Un anno è passato e forse ciò che pensano in molti è “speriamo che ne passino molti altri senza che nulli accada”, dato lo stato dell’arte e gli sviluppi del post alluvione. Il fango subito tolto, la viabilità pian piano garantita, l’asfalto ha coperto ciò che poteva, e la sicurezza? (omissis) Da tempo chiediamo che tale strumento (Piano di Protezione Civile) non resti ignoto ai cittadini di Solofra e restiamo in attesa dei lavori di “affidamento dei servizi di ingegneria per la predisposizione, relazione, aggiornamento, applicazione e diffusione dei Piani di Protezione Civile Comunale” in seguito all’utilizzo dei fondi del finanziamento Regionale POR Campania FESR 2007-2013 Obiettivo Operativo 1.6, Determina n.2 del 08/01/2015 Comune di Solofra. Solofra fa parte dei 6.633 Comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico e parte dei cittadini sono tra oltre i 6 milioni di Italiani che ogni giorno vivono in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni, a causa della forte urbanizzazione che ha interessato anche le aree a maggior rischio, per questo è importante la creazione di un percorso condiviso tra autorità ed enti preposti, associazioni e professionisti per un serio progetto di messa in sicurezza e soluzioni alternative per rispondere in modo efficace alle ripetute emergenze e per essere pronti per i prossimi fondi strutturali".