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"Solofra, salviamo la stele di Sant'Agostino".

Nel cuore di Solofra, nel giardino di piazza Umberto, un frammento di pietra racconta silenziosamente secoli di storia, fede e identità: è la stele di Sant’Agostino, scolpita con l’effigie del santo vescovo e segnata dal tempo con evidenti segni di degrado.

Il volto austero, la mitra e il pastorale, simboli del suo ruolo, emergono da una superficie ormai usurata dagli agenti atmosferici e dall’incuria. Ogni giorno che passa, questa testimonianza del nostro patrimonio culturale rischia di svanire per sempre.

PERCHÉ SALVARLA

La stele non è solo una scultura religiosa: è un documento storico. Essa rappresenta una forma di devozione popolare, uno stile artistico locale, e probabilmente è legata a tradizioni e riti che hanno attraversato generazioni. Lasciarla esposta alle intemperie significa rinunciare a un pezzo prezioso della nostra identità collettiva.

UNA NUOVA CASA: IL MUSEO CIVICO

Collocare la stele nel Museo Civico di Solofra offrirebbe molteplici vantaggi. In primo luogo, garantirebbe la protezione fisica dell'opera. In secondo luogo, inserita in un contesto museale, la stele potrebbe essere adeguatamente valorizzata con pannelli esplicativi, illuminazione adeguata e approfondimenti storico-artistici.

Inoltre, diventerebbe accessibile a studenti, studiosi e turisti, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e a promuovere il patrimonio locale.

UN APPELLO ALLA CITTADINANZA E ALLE ISTITUZIONI

Il recupero e la musealizzazione della stele di Sant’Agostino non è solo un’operazione culturale, ma un gesto di responsabilità verso le generazioni future.

Le istituzioni locali, le associazioni culturali e ogni cittadino sensibile alla bellezza e alla memoria del proprio territorio sono chiamati ad agire, oggi più che mai.

 

QUAL È L'IMPORTANZA CULTURALE DELLA STELE DI SANT’AGOSTINO?

 

La stele di Sant’Agostino ha un’importanza culturale significativa per diversi motivi, legati alla storia, all’arte e all’identità locale:

1. Testimonianza storica e religiosa - Raffigura una figura centrale della spiritualità cristiana, Sant’Agostino, uno dei padri della Chiesa. La sua presenza incisa su una stele suggerisce il radicamento della sua venerazione nella comunità, testimoniando antiche pratiche religiose e tradizioni devozionali popolari. “S. Agostino, dunque, era un monastero e una chiesa che risalivano al Trecento, la cui funzione fu strettamente legata all’attività artigiano-mercantile della nostra cittadina” (Mimma De Maio, in Solofrastorica.it).

2. Valore artistico e artigianale - La stele rappresenta l’espressione di un gusto artistico e di una tecnica scultorea locale, probabilmente realizzata da mani artigiane solofrane. Anche se segnata dal tempo, conserva elementi stilistici che meritano di essere studiati e valorizzati.

3. Identità e memoria collettiva - È un simbolo visivo che lega la comunità al proprio passato. Ogni graffio e ogni dettaglio inciso raccontano una storia che appartiene al patrimonio condiviso della città di Solofra. Perderla o lasciarla deperire significherebbe indebolire questo legame.

4. Potenziale educativo e turistico - Inserita in un contesto museale, la stele potrebbe diventare un punto di partenza per attività didattiche con le scuole e un’attrattiva per visitatori interessati alla storia e alla spiritualità del territorio.

Questa stele è molto più di una lastra di pietra: è un ponte tra generazioni, un “libro aperto” su ciò che Solofra è stata e può ancora raccontare.

Gerardo A. Russo

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