"Salto 25".
Grande accoglienza per il libro della prof.ssa Quatrale.
Si è appena concluso l’evento editoriale più importante dell’anno, il SalTo 25, ed è già tempo di tirare le somme. Dal 15 al 19 maggio si è tenuto a Torino il Salone Internazionale del libro, in cui si sono avvicendati i maggiori autori italiani e non solo. Gran parte dell’editoria nazionale – dalle major alla piccola e media industria libraria - ha esposto il proprio catalogo, da cui sono esondati i fiumi d’inchiostro della cultura, inondando e nutrendo, di nuovo limo, menti e coscienze del Bel Paese. Tra i tanti titoli esposti e autori che si sono confrontati con fila di lettori, c’era anche la professoressa Paola Quatrale, dell’I.C. “Guarini” di Solofra (AV), che ha presentato la sua opera al grande pubblico, “Siamo tutt? Frida”, riscontrando apprezzamenti da esperti del settore e soprattutto da attenti e sensibili lettrici e lettori. Il libro, pubblicato dall’editore campano LFA Publisher – un editore molto attivo sia in ambito nazionale che internazionale –, è un omaggio alla Libertà, che ha assunto l’effige dell’icona messicana Frida Kahlo. Si tratta di una serie di tele-saggio, di capitoli-ritratti, in cui si è cercato, attraverso diverse tecniche, di reinterpretare alcuni autoritratti della Kahlo per trasmettere un messaggio di resistenza e di libertà, per definire la lotta contro ogni forma di discriminazione, attraverso le gesta sovvertitrici di brigantesse anarchiche e partigiane; d’intellettuali attiviste e rivoluzionarie. La Quatrale, facendo riferimento a quanto si legge nella quarta di copertina dell’opera, afferma: «Abbiamo il dovere di tutelare le nostre ‘unicità in divenire’ e garantire la scoperta del sé, senza che una ‘volontà’ massificante corrompa o minacci questo sacrosanto diritto. Ognun? ha il diritto/dovere di penetrare nella sostanza dell’essere e fecondarla. Una sorta di autogamia. Ognun? in attesa di partorirsi. Di auto-generarsi, liberando la propria natura dalle galere di un genere, di stereotipati ruoli sociali». Per questo “Siamo tutt? Frida” è un inno alla libertà, al diritto di essere se stessi, di rivendicare la propria unicità, il sacrosanto diritto/dovere di essere diversi: se l’uguaglianza è un diritto, preservare la propria diversità è un dovere. E l’Arte, la scrittura come la pittura, è uno degli strumenti più efficaci per difendere, stimolare e sostenere la nostra unicità. Non a caso, Giovanna Mulas, scrittrice sarda di fama mondiale che ha curato la prefazione del libro dell’artista salernitana, afferma: «Arte come critica incessante della realtà. Paola Quatrale […] sfida gli ideali di bellezza convenzionali e contribuisce a una narrazione più autentica e inclusiva […] traghettato da un messaggio scomodo in ogni umano tempo – un No Time? –: l’amore è diversità, la bellezza è integrazione, interAzione». A tale proposito, Al Salone Internazionale del libro di Torino La “Frida” della professoressa, artista e scrittrice, Paola Quatrale, ha sfidato quei canoni di bellezza convenzionali, come certi “diritti” coatti, per rivendicare le prerogative della diversità, unica vera bellezza; per rivendicare la libertà di divenire se stessi e accogliere l’altro, sostenendo e garantendo la propria e l’altrui alterità in evoluzione.