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Eliana Visone: "Amministrazione Moretti: il declino, parte II*"

Ebri di potere e arsi da desideri di rivalsa verso i competitor elettorali, Moretti e i suoi sedicenti esperti, efficienti ed efficaci amministratori, non avendo dimestichezza con il governo di una comunità, fin dal loro insediamento, hanno pensato che per ottenere risultati bastasse comandare, e, Solofra, da Città emergente, è divenuta la Città delle emergenze: emergenza salute; emergenza sicurezza; emergenza abitativa; emergenza idrica; emergenza debiti, bilanci etc OSPEDALE LANDOLFI - EMERGENZA SALUTE

Dal punto di vista sanitario, con la chiusura dell'Ospedale Landolfi (accorpamento con il Moscati), le cose sono più che peggiorate: oggi abbiamo una bella e nuova struttura con tanti effetti speciali (ambulatori), priva di sostanza, che non assomiglia affatto ad un ospedale. Offre la Procreazione Medicalmente Assistita, ma non ci sono più i reparti di ginecologia ed ostetricia: a Solofra le donne vengono aiutate a procreare, ma per curarsi e per partorire, devono andare altrove. Non c'è il Pronto Soccorso e nemmeno il Punto di Primo Intervento: chi ha bisogno è condannato ad attendere anche giorni nei corridoi del P.S. del Moscati. Non ci sono più i fondamentali reparti di cardiologia, ortopedia, oculista, pediatria. etc, previsti dal Decreto 29/2018 che il Presidente della Regione Campania ha prima imposto ai solofrani e poi rinnegato: i posti letto sono scesi da 151 a meno di 100!

In tutto ciò Moretti si vanta di essere amico del Governatore della Campania, del Presidente della Commissione Sanità e del Direttore Generale del Moscati, ma De Luca, Alaia e Pizzuti (che lo usano a danno dei solofrani!), lo tollerano, solo perché accetta di buon grado la trasformazione dell'Ospedale Landolfi in un grosso ambulatorio, tanto "a Solofra non c'è mai stato il Pronto Soccorso"  In campagna elettorale, il candidato sindaco Moretti, "senza scorno alcuno", dal palco di Piazza Umberto I°, aveva vigliaccamente accusato Vignola, di aver "fatto apposta" a perdere il ricorso al Tar contro la chiusura dell'ospedale e di "portare sulla coscienza" alcuni giovani Solofrani deceduti durante la chiusura dell'ospedale (testuale dal video: https://www.facebook.com/share/v/19wtx5tFSs/ dal min. 26.20 al min. 27.25): «Tu Vignola, porti sulla coscienza anche i morti che ci sono stati in quel periodo, perché se c'era l'ospedale oggi sicuramente molti giovani stavano qui, erano presenti qui stasera: questa è la verità», proprio Lui che ha rinunciato all'appello al Consiglio di Stato contro la chiusura dell'Ospedale per accontentare il suo amico Alaia, il Presidente De Luca ed il manager Pizzuti!

EMERGENZA SICUREZZA

La Città è interessata da frequenti incendi dolosi di veicoli e da furti e rapine nelle abitazioni che minano la sicurezza dei cittadini, tant'è che il Prefetto, per l'allarme criminalità a Solofra, ha riunito più volte il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza. Il sindaco, pur non avendo alcuna competenza, si dice "vigile" atteggiandosi a sceriffo (senza poteri) e spera di tranquillizzare la popolazione facendosi qualche giro per la Città, nell'auto di servizio della Polizia Locale, ad ora di cena: così, tanto per dissuadere qualche malintenzionato con la sua sola presenza... Nel frattempo il senso di insicurezza aumenta!

EMERGENZA ABITATIVA E CASE POPOLARI

Le case popolari sono da sempre il cavallo di battaglia di Moretti. Se dipendesse da Lui, Solofra, sarebbe piena di case popolari. Ha promesso alloggi a dismisura ed in ogni dove, più di quelli realmente esistenti!

Gli alloggi a canone sostenibile di via XII Apostoli li promette "per fine anno" da nove anni (da amministratore e non!), i lavori, però, sono ancora in corso. In campagna elettorale andava in giro agitando chiavi come un novello San Pietro, pronto a consegnare le chiavi del paradiso popolare.

L'homo promissis, però, è allergico alle graduatorie ufficiali (Acer e non!): ha preferenza per "assegnazioni una tantum e ad personam", sul presupposto del bisogno (presunto, vero o documentalmente vero?), ma soprattutto sulla fiducia di futuri riconoscimenti.

EMERGENZA IDRICA - SOLOFRA SERVIZI - S.I.I. - DEBITI - LIQUIDAZIONE

Moretti si vanta urbi et orbi di aver risolto l'emergenza idrica, ma, nelle zone alte della Città, l'acqua continua a mancare nei periodi di magra e gli annunci Morettiani sono aria fritta. Il nuovo pozzo finanziato e realizzato dalla precedente amministrazione non è entrato ancora in funzione perchè Moretti non è stato in grado di ottenere la certificazione ASL sulla potabilità dell'acqua necessaria per l'immissione nella rete.

La gestione del S.I.I. concessa in salvaguardia al Comune di Solofra, è a forte rischio per la messa in liquidazione (per ingenti debiti) della Solofra Servizi spa, della quale L'Amministrazione Moretti & C. più che spargere il genio, non sa proprio che fare! Hanno tentato un primo concordato preventivo, poi, ritirato. Ne hanno presentato un altro, ma, subito dopo, hanno effettuato la liquidazione (scioglimento) della società! Hanno sperperato un sacco di soldi in consulenze e procedure senza ottenere nulla: la confusione regna più che sovrana.

Nel frattempo, a copertura delle perdite della Solofra Servizi di euro 2.181.431,00 (del bilancio 2022), è stato istituito un capitolo di entrata coperto dall'alienazione di beni comunali (delibera CC n° 29/2024), per un totale di € 2.270.000,00 cosi distinti: € 325.000,00 per il mattatoio; € 200.000,00 per Piscina; € 1.745.000,00 per

Palazzo sant'Agostino (solo P1° e P2°).

Nel 2023, gli stessi beni, come i carrarmati di Mussolini, erano stati già destinati alla vendita a parziale copertura del ripiano del maggiore disavanzo di amministrazione ex art. 188 Tuel. Quanto agli eventuali proventi derivanti dalla vendita dei beni, questi devono essere destinati alla copertura dei mutui (10%) e/ di spese di investimento che comporti un incremento patrimoniale (90%), e in assenza di queste o per la parte eccedente, per la riduzione del debito (art. 1, comma 443, L. 228/2012; e art.199 TUEL). Beni che, in ogni caso, sarà quasi impossibile vendere!

Quanto al soccorso finanziario del Comune di Solofra (definito "supporto di risorse" dalla delibera G.M. 170/2024 - per confondere le acque - anche privo di impegno spesa!), a favore della Solofra Servizi spa di 450 mila euro (in tre anni), va detto che esso deve essere autorizzato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del MEF, di concerto con gli altri Ministeri competenti), soggetto a registrazione della Corte dei Conti, al solo fine di salvaguardare la continuità di servizi di pubblico interesse, a fronte di gravi pericoli per la sicurezza pubblica, l'ordine pubblico e la sanità, su richiesta della amministrazione interessata,". Ove non siano riscontrabili condizioni di "straordinarietà" il soccorso non è ammesso.

Resterebbe comunque da spiegare, con razionalità economica, la decisione del Comune di Solofra che, a seguito della protratta incapienza del patrimonio sociale della Solofra Servizi spa, si accolla l'onere dei debiti della stessa partecipata, messa anche in liquidazione! Ed occorrerebbe, altresì, motivare il concreto interesse pubblico che giustifichi l'implicita rinunzia al vantaggio della separazione patrimoniale della società e del Comune: la responsabilità patrimoniale del Comune-socio, è limitata ex lege al solo valore del capitale sociale della Solofra Servizi spa (€ 154.800,00) e non c'è alcun obbligo di ripianare i debiti della partecipata! L'amministrazione Moretti si trova ora stretta tra l'incudine ed il martello, tra l'esigenza di evitare l'eventuale dissesto finanziario (che comporterebbe per gli amministratori responsabili di non poter ricoprire, per un periodo di 10 anni, l'incarico di assessore, di revisore dei conti di enti locali, etc) e quella di evitare lo scioglimento del consiglio comunale per mancata approvazione del bilancio. L'amministrazione Moretti intende la liquidazione della Solofra servizi spa, esclusivamente, come un fatto strumentale all'approvazione del Bilancio preventivo, tant'è che si è anche riservata di revocarla, dimenticando che, ex art.2487 c.c., per farlo, occorre eliminare la causa che ha determinato lo scioglimento (lo stato di insolvenza!), ottenere il consenso dei creditori e/o provvedere al pagamento dei creditori che non hanno dato il consenso. In pratica si torna punto e daccapo!

MA DA COSA DERIVANO I DEBITI DELLA SOLOFRA SERVIZI?

Si riporta testualmente, di seguito, dal bilancio 2021, la voce "Altri debiti".

«La voce "Altri debiti" per € 2.045.716, accoglie, tra l'altro, € 1.435.958,87 relativo all' Agenzia delle Entrate di riscossione per il debito nei confronti della C.C.S.E., € 8.921,13 quale residuo Rottamazione Ter atto n. 6316130, € 11.976,78 quale residuo rateazione TOSAP 2014/2015, € 398.923,42 per depurazione c/debito, € 51.632,46 per fognatura c/debito, € 18.294,10 per dipendenti c/retribuzioni, € 3.321,79 per amministratori c/compensi ed, infine, € 116.687,45 per altri debiti residui».

Appare evidente che la maggior parte del debito deriva da una sanzione (cartella esattoriale) di € 1.435.958,87 (oggi ulteriormente cresciuti!), a favore dell'Agenzia delle Entrate Riscossioni, per un debito nei confronti della C.C.S.E. (Cassa Conguagli), per "anomalie" nel servizio gas metano espletato dall'allora "Irno Service spa", relative agli anni in cui (dato storico!), il Presidente era il tal dott. G.A. e l'attuale vice Sindaco, Gaetano De Maio, era membro del C.d.A. della stessa Irno Service spa, ed era certamente a conoscenza della situazione, anche se oggi il vice sindaco Gaetano De Maio finge di cadere dalle nuvole e vuol sapere da altri come ha fatto la Solofra Servizi spa, ex Irno Service spa (che ha amministrato!), a fare tanti debiti...

Eliana Visone

To be continued? ...Chissà?

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